0.1 fracciom, fractione, frazïon, frazione; f: fraczione.
0.2 Lat. tardo fractio, fractionem (DELI 2 s.v. frazione).
0.3 Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.): 1.
0.4 In testi tosc.: Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.); f Chiose a Ciampolo degli Ugurgieri, Eneide volg., XIV t.-q.d. (sen.); Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.); Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.).
In testi sett.: Serapiom volg., p. 1390 (padov.).
0.5 Locuz. e fras. frazione del pane 1.1.
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 Riduzione in parti. 1.1 [Eccles.] Frazione del pane: rito della divisione in più parti e distribuzione ai fedeli del cibo eucaristico. 2 Ciascuno dei pezzi in cui si è rotto qsa.
0.8 Luca Morlino 28.01.2014.
[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. II, pt. 2, cap. 3d, pag. 66.6: R(esponde) maiestro Alardo e dice ke ène aere percosso e per la percossione aceso, o per percussione di ventora o per inpetuosa fractione de ghiaccio congelato innell'aire, inella quale fractione se genera foco come serà manifesto innella sequente parte.
[2] f Chiose a Ciampolo degli Ugurgieri, Eneide volg., XIV t.-q.d. (sen.), chiosa p, pag. 446.35: (Lo fuoco:) il quale nasce della fraczione delle nuvile. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
1.1 [Eccles.] Frazione del pane: rito della divisione in più parti e distribuzione ai fedeli del cibo eucaristico.
[1] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 3, pag. 26.8: ed erano perseveranti nella dottrina degli Apostoli, e nella comunione della frazione del pane, cioè del Corpo del nostro Signore Gesù Cristo.
[2] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 2, ott. 105.8, pag. 431: e ciascun fu stupefatto / lu' veggendo e suo maravilios' opre, / per ciò ch'eran divine e non umane: / cognoberlo a la frazïon del pane.
[3] Bibbia (09), XIV-XV (tosc.), At 2, vol. 9, pag. 605.4: Ed erano perseveranti nella dottrina degli apostoli, e nella comunione della frazione del pane, cioè del corpo di Cristo, e nelle orazioni.
2 Ciascuno dei pezzi in cui si è rotto qsa.
[1] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 287, pag. 310.5: Quando la fi rota, ella sì è in le suò fracciom e amuodo de colla rota.
[u.r. 19.04.2016]