0.1 empalidisca, empalladio, impalidì, impalidìe, impalidìo, impalidire, impalidisca, impalidisce, impalidiscono, impalidita, impalidito, impallidì, impallidio, impallidir, impallidire, impallidiscan, impallidisce, impallidisci, impallidisco, impallidiscono, impallidita, impallidito, inpalidì, inpalidisce, 'mpalidi', 'mpalidire, 'mpallidir, 'mpallidisce, 'npalidito; a: impallidente; f: impaledita, impallidissi.
0.2 Da pallido.
0.3 Albertano volg., 1275 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Albertano volg., 1275 (fior.);Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Simintendi, a. 1333 (prat.); S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.).
In testi mediani e merid.: Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
0.7 1 Perdere il colorito naturale (in seguito a una malattia o a un turbamento emotivo); anche pron. 1.1 [Con rif. a soggetti inanimati:] offuscarsi.
0.8 Cosimo Burgassi 10.12.2014.
1 Perdere il colorito naturale (in seguito a una malattia o a un turbamento emotivo); anche pron.
[1] Albertano volg., 1275 (fior.), L. II, cap. 10, pag. 87.18: [12] Et «Ongne ama(n)te i(n)palidisce nel guardare la cosa ke cu(m) lui s'ama, et i(n) subitana veduta di quella ne triema».
[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 3: et ongna ama(n)te inpalidisce in guardare la sua ama(n)te (et) di subbitano ave[d]ime(n)to trema.
[3] Fiore, XIII u.q. (fior.), 10.3, pag. 20: Udendo che Ragion mi gastigava / Perch'i' al Die d'Amor era 'nservito, / Di ched i' era forte impalidito, / E sol perch'io a llui troppo pensava...
[4] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 36, cap. 5, par. 14, pag. 511.25: Il detrattore, quando vede la trista faccia di colui che ode [[...]] certamente allora gl'impallidisce il volto, accostanseli le labbra, e seccasi la scialiva.
[5] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. II, cap. 32, pag. 283.25: XV Usança è ch'ogna amante, quando l'altro il guarda, d'impalidire.
[6] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 160.18: E non impallidisci perchè la immagine della luna, più prossimana di te alle terre, ti contastìa: l'amore ee che ti fae questo colore.
[7] Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.), cap. 24, pag. 120.14: E a uno giorno Forandano, che era savio uomo, recordando Novitio, e Candida tutta empalladio e cambiò suo fresco colore.
[8] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 14, pag. 173.22: È il vero che l'uomo impalidisce per l'una delle tre cagioni, o per infermità di corpo, nella quale intervengono le diminuizioni del sangue, le diete e l'altre evacuazioni, le quali n'hanno a torre il vivido colore, o per paura o per compassione...
[9] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. XXII, cap. 8, vol. 9, pag. 147.4: [[lo 'nfermo]] Spaurissi, impallidissi turbato per lo grande timore... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
- Fig.
[10] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1376] lett. 61, pag. 257.18: scusimi l'amore e 'l desiderio che io ò della salute vostra e della renovatione e esaltatione della santa Chiesa, che è tanto impalidita che 'l colore della carità pare che molto sia venuto meno...
- Sost.
[11] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 123.1, pag. 162: Quel vago impallidir che 'l dolce riso / d'un'amorosa nebbia ricoperse...
1.1 [Con rif. a soggetti inanimati:] offuscarsi.
[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 342.15: sì come i racimoli colti de la tardia vite, e sì come impalidiscono le foglie le quali il nuovo verno offese...
[2] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 2, 3.5, pag. 53: Allor la stella perde ogni sua possa / E 'mpallidisce oscurata nel volto, / Dalle fiamme di Febo ripercossa.
[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 42, pag. 184.23: e la luna impalidita avea perduti i suoi raggi...