TAMBURO s.m.

0.1 tamboro, tambur, tambur', tamburi, tamburo, tammuri, tanbor, tanborno, tanburi, tanburo, tanbuti.

0.2 Ar. tanbur (DEI s.v. tamburo).

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Doc. prat., 1305; Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.); Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.); Stat. fior., c. 1324; Gloss. lat.-aret., XIV m.

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Amore di Gesù, XIV in. (ver.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Nota tanborno, in Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, con avvicinamento a un tambornar 'tamburinare' non att. nel corpus: cfr. Salvioni, Ann. lomb., p. 436.

Si include anche tanbuti, dell'Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, rifatto per esigenze di rima con fraúti, forse (cfr. Flechia, Ann. gen., p. 396) per influsso del fr. ant. tabut 'rumore, tumulto'.

Locuz. e fras. a suon di tamburo 1.1.

0.7 1 [Mus.] Strumento a percussione costituito da una o due pelli tese su un supporto rigido (il suono è ottenuto mediante la percussione di bacchette, mazzuoli, mani o altro). 1.1 Fras. A suon di tamburo: in tutta fretta. 2 [Dir.] Cassetta appesa in luogo pubblico nella quale venivano depositate denunce contro cittadini ritenuti colpevoli di reati. 2.1 [Dir.] [A Pisa:] cassa impiegata per il deposito di denaro pubblico.

0.8 Simone Checchia 26.01.2014.

1 [Mus.] Strumento a percussione costituito da una o due pelli tese su un supporto rigido (il suono è ottenuto mediante la percussione di bacchette, mazzuoli, mani o altro).

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 511, pag. 118: S'el ge foss cantá inanze plu dolzement ka ian / E lolder e galandrie e altre olcel sopran, / Tambur e segurei e organ e dïan, / Vïol e caramelle e anovelet urban...

[2] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 8, pag. 27.23: Lo cecino [[...]] ave cotal natura ch'elli canta volontieri, e quando homo li sona uno stormento che ssi chiama arpa, sì s'accorda con esso in cantare, sì como lo f[laut]o co lo tamboro.

[3] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 295.6, pag. 121: Audivi suon' di molto dolzi danze / in chitarr' e carribi smisurati, / [e] tromb' e cennamelle in concordanze / e cembali alamanni assai tirati; / cannon', mezzi cannoni a smisuranze, / sufoli con tambur' ben accordati...

[4] Amore di Gesù, XIV in. (ver.), 134, pag. 50: sempro ge par de star en quella festa, / en la quala li angeli gloriosi / sì canta le sequentie e li responsi / cun resonente e soave note / de organi, de tamburi e de rote / e de viole e de sinphonie...

[5] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 1, pag. 38.17: Che, faccendo quelle cose molte volte, ne cadi in peccati mortali, però che quinde possono nascere adulterij et altri simiglianti peccati. Per una femina, che sonava una volta uno tamburo, si fece un grande male.

[6] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 53.67, pag. 307: Gran compagna gi va derré / de gran segnor e cavaler; / omi de corte e sonaor / con sivoreli e tanbor, / chi robe aquistam e dinar / pur per schergnir e jufrar.

[7] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 53.118, pag. 309: Or che gi zoa aver usae / le gran viande delicae, / lo bello asnese precioso, / a quelo chi è da vermi roso? / Or son andai li lor tanbuti, / li xivoreli e li fraúti; / li strumenti e jugorai tuti / alantor son faiti muti.

[8] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 249.6: I cembali sonarono per tutto il lito ed ella, sciabordita per li tamburi sonati co· mano, cadde per la paura e disse novissime parole...

[9] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 134.12: che le voci delle femine, e la pazzia mossa dal vino, e l'ebbre compagnie, e' vani tamburi vincano coloro i quali non hanno spaventato la spada, e la tromba della battallia, nè le schiere con le strette lance?

[10] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 30, pag. 538.22: E se elli infortunato saràe, congiunto con Venus, che è fortuna, significa pergamena, della quale si faccia tamburo, cembalo e simili cose.

[11] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 314.31: hoc tinpanum, ni, el tamburo et le nacchere.

[12] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 11, pag. 70.28: Alquanto magnano, bevo. Loro tammuri sonano.

- [In contesto fig.].

[13] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 30.103, vol. 1, pag. 519: E l'un di lor, che si recò a noia / forse d'esser nomato sì oscuro, / col pugno li percosse l'epa croia. / Quella sonò come fosse un tamburo...

[14] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 8, pag. 36.37: Quî gran richi homi stan tuto 'l dì a descho e stanchan-sse le brace e rompan-se le gomee e çonçan le cenne con gli disnar sovenço e mandan tanto al ventre e tanto lo destendan ch'el deven sì duro chomo pelle d'asin tiraa su le nachare o texa sul tanborno...

- [In contesto militare, strumento utilizzato per preannunciare uno scontro imminente o per adunare i soldati in campo].

[15] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 132, pag. 194.24: tantosto che 'l giorno apparbe, cominciaro a sonare sopra le mura trombe e trombette e corni e tamburi, che facea sì gran romore che tutta la contrada dintorno ne risonava.

[16] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 68.27: et eranu amunistati et acustumati di invadiri lu inimicu putirusamenti con spissu et forti sonu di nakari et di tamburi.

[17] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 2, ott. 54.1, pag. 313: Allora trombe, nacchere e tamburi / sonaron forte d'una e d'altra parte; / fremivano i cavalli, e i securi / cavalier tutti gridavano: - O Marte, / or si parranno li tuoi colpi duri, / ora conoscerassi la tua arte.

[18] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 73.32: E per questo ogniuno cominc[i]ò a sonare le tronbete e' tanburi a raccolta, e in questo modo si cessò questo asaltamento, e i nostri Sanesi se ne veneno inverso Siena per paura di pegio.

- [Strumento utilizzato in feste, giostre e tornei].

[19] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 22, 1-12, pag. 530, col. 2.38: Con campane, in convocare povolo et instrumire quando se roba, e tamburi in torniamenti e zostre, e anche cenamelle...

[20] a Simone Sigoli, Viaggio, 1390 (fior.), pag. 226.10: ne fanno grandissima festa e ragunansi in sulla maggiore piazza che sia in sulla terra: e quivi chi suona tamburi e chi sampogne, e chi canta, e chi balla, e chi manuca, e chi suona cembali...

1.1 Fras. A suon di tamburo: in tutta fretta.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 57, terz. 54, vol. 3, pag. 138: Ma non sapevan ciò, che la fortuna / apparecchiava pe 'l tempo futuro; / che non fu chiara, quanto poi fu bruna. / Se l'avesser saputo, sì assicuro, / che non ne arebber dato alla quintana, / com' allor fecero a suon di tamburo.

2 [Dir.] Cassetta appesa in luogo pubblico nella quale venivano depositate denunce contro cittadini ritenuti colpevoli di reati.

[1] Doc. prat., 1305, pag. 460.10: A questa cotal p(er)sona che dà queste scritte e mette in tamburo infini ad ora sie adomanda la famillia p(er) fare pilliare li detti malfattori q(ua)n(do) elli li potesse espiare.

[2] Stat. fior., c. 1324, cap. 16, pag. 45.4: E li detti messer la Podestà e Capitano [[...]] debbiano porre ed avere spie overo denunziatori segreti, i quali espieno, cerchino e denunzino [[...]]. E sieno fatti due tamburi, de li quali l'uno stea nel palagio di messer la Podestà sotto la loggia nuovamente fatta, e l'altro tamburo nel palagio di messer lo Difensore in luogo piuvico ed aperto; ne' li quali tamburi sia lecito a ciascuno di mettere la cedola, la quale contenga quelli cotali li quali facessero contra le predette cose...

[3] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 23.86, pag. 155: qui non temea la gente comuna / trovarsi nel tambur né esser preso / per lo bargello, senza colpa alcuna...

2.1 [Dir.] [A Pisa:] cassa impiegata per il deposito di denaro pubblico.

[1] Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.), pag. 123.15: tucti gli anziani andarono allo inperadore et portorono le chiavi di Pisa e lle chiavi della torre là dove la moneta istava, et trovovisi nel tanburo, tra in grossi e in fiorini et altra moneta...