0.1 f: immalvagire, inmalvagire.
0.2 Da malvagio (DEI s.v. immalvagire).
0.3 f Bart. da San Concordio, Catilinario, a. 1313 (tosc.): 1.
0.4 Non att. nel corpus.
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
0.7 1 Diventare malvagio, moralmente riprovevole.
0.8 Cristiano Lorenzi 20.04.2015.
1 Diventare malvagio, moralmente riprovevole.
[1] f Bart. da San Concordio, Catilinario, a. 1313 (tosc.), Cap. 4, pag. 18.9: Questo feciono, pensando che in questo modo non potesse così insuperbire e immalvagire il loro animo, avendo men tempo e men libertà di mal fare. || DiVo; non attestato nel corpus da altre ed.
[2] F Girone il cortese, XIV-XV (tosc.), cap. 26: Ahi, Sire, comincia colui, non è tanta mia malvagità, che voi così cortese ne debba potere inmalvagire; perché io sia cattivo, si conviene a voi di lasciar vostra bontà? || Tassi, Girone il cortese, p. 307.