0.1 encesto, incesto, incestu, inciesto, 'ncesto.
0.2 Lat. incestum (DELI 2 s.v. incesto).
0.3 Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.).
In testi mediani e merid.: Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).
0.5 Locuz. e fras. peccato d'incesto 1.
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
0.7 1 Rapporto carnale tra persone di sesso diverso congiunte da legami di parentela o affinità; anche: rapporto sessuale con un individuo consacrato alla divinità, che costituisce un grave illecito morale e religioso. Estens. Il peccato o il sacrilegio che consegue a tale atto.
0.8 Cristiano Lorenzi 20.04.2015.
1 Rapporto carnale tra persone di sesso diverso congiunte da legami di parentela o affinità; anche: rapporto sessuale con un individuo consacrato alla divinità, che costituisce un grave illecito morale e religioso. Estens. Il peccato o il sacrilegio che consegue a tale atto.
[1] Gl Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 31, pag. 55.14: Incesto èe uno uso carnale che si fa co la parente o co la monaca.
[2] Bono Giamboni, Trattato, a. 1292 (fior.), cap. 28, pag. 148.13: Fa il vizio della Lus[s]uria le sue operazioni per Semprice fornicazione, quando fa carnale uso di femina che no· ssia moglie altrui né virgine né monaca né congiunta di sangue. E fall[e] per via d' Incesto, quando fa carnalmente uso co monaca overo parente.
[3] Gl Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. V, pt. 10, pag. 170.9: Inciesto è pecchato o fornicazione che ssi chonmette infra parenti [[...]]; è ancho quella fornicatione che ssi chonmette chon religiose...
[4] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 15.1715, pag. 232: Incesto, adulterio e fornicare / Ed anche far difetto alla natura, / In ciò si puo' lussuria divisare. / Col simil sangue si commette incesto, / Ma chi di matrimonio tien figura / Commette l'adulterio manifesto.
[5] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 2, pag. 15.19: La quarta [[scil. spezie di lussuria]] si è incesto, e questo è quando alcuno pecca con alcuna parente.
[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 1, cap. 25, vol. 1, pag. 40.16: e quella trovata in sacrilegio, fu fatta dal detto Emulus soppellire viva viva per lo 'ncesto commesso là ov'è oggi la città di Rieti, che per lo suo nome poi fu Reata appellata...
[7] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 97.5, pag. 642: e d' encesto non cura né de strupo, / per poder devorar ciò che li è grato...
[8] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. V (ii), par. 69, pag. 341.16: Commettesi ancora questo vizio tra uomo non sacro e femina sacra o tra uomo sacro e femina sacra o tra uomo sacro e femina non sacra: e deesi questo «sacro» intendere quella persona essere la quale ha sopra sé ordine sacro, sì come sono i cherici e le monache; e chiamasi questa spezie «incesto»...
[9] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 155.20: Et la dicta Rea per accasione de lo incesto et peccato che havea commisso, secundo le lege che allora erano ordenate viva fo sotterrata.
- Peccato d'incesto.
[10] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 18, pag. 181.7: sì lla rifiutò al postutto d'amare, non volendo a sua scientia cadere nel peccato de lo 'ncesto.
[11] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. III, cap. 33, pag. 299.24: Anche spetialmente ne nascie lo peccato dello 'ncesto...
[12] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 5, pag. 81.22: Nella costui persona si punisce il peccato dello incesto, però che usò con la zia...
[13] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 2, vol. 1, pag. 160.29: Lu quali Publiu, accusatu da li tri Lentuli di peccatu di incestu, diffisi per sua advucaciuni l'unu di quissi, accusatu di ambitu.