0.1 incesta, incesto, inciesta; f: 'ncesto
0.2 Lat. incestus.
0.3 Chiose falso Boccaccio, Par., 1375 (fior.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Chiose falso Boccaccio, Par., 1375 (fior.).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
Doc. esaustiva.
0.8 Cristiano Lorenzi 20.04.2015.
[1] f Sinibaldo da Perugia, Fedra, a. 1384 (umbr.-tosc.), Incipit, pag. 26.3: de che ne se sequio lo 'ncesto 'namoramento. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[2] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Lv 18, vol. 1, pag. 540.9: E la figliuola del suo figliuolo, e la figliuola della sua figliuola non la torrai; però che tu riveleresti la sua vergogna; però che le sono carne di quella; però che quello conoscimento sarebbe incesto e non lecito.
1.1 Che commette o favorisce l'incesto.
[1] Chiose falso Boccaccio, Par., 1375 (fior.), c. 8, pag. 548.29: Ed eziandio adoravano la sua madre, cioè Dione, e 'l suo figluolo Chupidine, perché per lui viene e nascie l'amore, benché sieno duo Venere, cioè l'una chasta e legittima, l'altra inciesta ed adultera.
[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 420.8, pag. 253: per arte par ch'el subietto mova / ad opra divisa da vogla incesta.