INCITARE v.

0.1 cittò, encita, inchitati, incita, incità , incitado, incitando, incitandogli, incitandolo, incitandu, incitane, incitano, incitao, incitar, incitare, incitarla, incitarlo, incitarono, incitasse, incitassero, incitassono, incitata, incitate, incitati, incitato, incitatu, incitau, incitava, incitavano, incitavanu, incite, inciterà , inciti, incitinola, incitò, incitorono, 'ncitare, 'ncitava.

0.2 Lat. incitare (DELI 2 s.v. incitare).

0.3 Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Teologia Mistica, 1356/67 (sen.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.); Doc. padov., 1379 (2); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. incitare a battaglia 1; incitare a guerra 1; incitare a ira 1.1; incitare a lussuria 1.1; incitare alla battaglia 1; incitare alla guerra 1.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 Spingere, spronare a compiere un'azione, a raggiungere un obiettivo o a conseguire un det. atteggiamento morale; stimolare, animare. 1.1 [Con connotazione neg.:] indurre, istigare a un'azione riprovevole o a un comportamento immorale (un peccato). 1.2 [In una competizione:] incoraggiare. 1.3 Turbare, eccitare. 1.4 Chiamare a raccolta (un esercito). 2 Sobillare (contro qno); stimolare all'ostilità. 2.1 [Con rif. a un animale:] aizzare (contro qno). 3 Fig. Suscitare, destare un desiderio o una passione viziosa (per lo più la lussuria). 3.1 Suscitare, destare (le forze, la fame, la sete).

0.8 Cristiano Lorenzi 20.04.2015.

1 Spingere, spronare a compiere un'azione, a raggiungere un obiettivo o a conseguire un det. atteggiamento morale; stimolare, animare (anche pron.).

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 9: Du(n)qua l'animo tuo sia incitato a onestà (et) sempre fugge la co(m)pa(n)gnia deli riei ho(min)i...

[2] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 330.17: e quello che tu leggi guarda, e comprendi di quelle parole se l'amante tuo s'infigne o s'elli di cuore ti priega; e dopo una piccola dimoranza e tu riscrivi a lui: la dimoranza sempre incita li amanti, se ella hae poco tempo, quella dimoranza.

[3] f Bart. da San Concordio, Catilinario, a. 1313 (tosc.), Cap. 13, pag. 37.19: il quale [[scil. Gn. Pisone]] s'incitava e si movea a sturbare la repubblica per la sua povertà e per li suoi mali costumi. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[4] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 4, 25-42, pag. 111, col. 2.14: Il buon Maestro a me: Qui mostra D. la benivolencia de Virg. che 'l cittò a domandare.

[5] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 10, proemio, pag. 149.5: A Dio amare ne incita la Santa Scrittura, incitane la natura, incitane la sua grazia, e la gloria che elli ne promette, incitane ciascuna materia.

[6] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 15, vol. 2, pag. 183.22: Non esti maravilya que Marathon et Artimisiu et Salamina, habundantissimi nomi di gloria navali, lu incitavanu di tacivili arduri.

[7] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. III, pag. 541.21: l'amor è da fir incitado cum ochi piaseveli.

[8] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 2, 2, pag. 41, col. 1.34: Le quali parole dello sposo niun'altra cosa sono, che illuminazioni instillanti messe da lui in esso affetto nell'anima innamorata a incitarla a più ardenti desiderii...

[9] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. V (ii), par. 24, pag. 331.5: la lussuria è vizio naturale, al quale la natura incita ciascuno animale...

[10] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 16, pag. 465.3: Questo è lo XVI canto di questa terza cantica, nel quale lo nostro autore finge com'elli con suoi dimandi incitò ancora lo detto spirito a parlare...

- Incitare alla/a battaglia, guerra.

[11] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 5, cap. 17, pag. 317.13: tutti i Latini commosse e incitòa battaglia con speranza di dare loro libertade.

[12] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [V.25], vol. 5, pag. 370.26: Ebbe più di forza quella ragione ad incitare gli animi alla guerra, che se apertamente suadendola avesse desiderio mostrato di farlo. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[13] f Chiose a Valerio Massimo (D - L. I-V), c. 1346 (tosc.), chiosa [II.6.2], pag. 43v.8: «Anapesto» è uno piede di verso di due silabe brievi, che è molto utile ad incitarea la battaglia... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[14] f Deca terza (B), L. I-II, XIV m. (tosc.), L. II, cap. 44, rubrica, vol. 2, pag. 112.3: Come Hanibale ralegratosi della divisione di Fabio e de Minuzio, col prender d' un poggetto incitò alla battaglia Minuzio... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[15] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 10, cap. 83 rubr., vol. 2, pag. 557.9: Come i Pisani perderono Pietrabuona e vi puosono l'assedio, dove stando vollono torre Sommacolonna per incitare i Fiorentini a guerra.

1.1 [Con connotazione neg.:] indurre, istigare a un'azione riprovevole o a un comportamento immorale (un peccato).

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 5, cap. 20, pag. 331.21: E Damasippo pretore, essendo incitato da Mario, chiamato alla Corte quasi come per volere da loro consiglio, Quinto Scevola, Caio Carbone, Lucio Domizio e Publio Antistio, crudelemente gli uccise...

[2] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Antonio, cap. 2, pag. 99.32: Lo nimico gli scaldava la carne e incitava a disonesti reggimenti...

[3] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 2, cap. 3, pag. 44.15: sanctu Benedictu, videndu ky cum chillj monachi potia pocu prufectarj, ca lu statu soy cu loru sì llj incitava a kyllj monachi, per la malicia loru, a mal farj...

[4] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 31, vol. 1, pag. 285.1: pensino le misere vane femmine [[...]] che menda faranno a questo Redentore di quelli, che elle hanno incitati, e indotti a peccato per qualunque modo.

[5] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 2, 2, pag. 51, col. 2.24: Qui addomanda d'essere liberata da molte penalitadi le quali incitava al peccato.

[6] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 4, cap. 19, pag. 242.3: un omo de preversa voluntae, incitao da lo diavo, mise fogo in la dita biava de Stefano e sì l'arse.

- Pron.

[7] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Paolo, cap. 1, pag. 86.21: fece venire una bellissima meretrice, la quale impudicamente lui abbracciando, e le sue membra contrettando, acciocché il corpo del giovane s'incitasse e scaldasse a libidine, studiavasi che egli consentisse con lei peccare...

- Incitare a ira.

[8] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 134, pag. 311.16: Egli è indemoniato e incitatoad ira...

[9] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 30.236, pag. 209: Molti diceva: "Il dimon con lue ariva / et certo quello l'àe incitato ad ira...

[10] Bibbia (10), XIV-XV (tosc.), Prol. Rm, vol. 10, pag. 10.28: a tal modo i vostri padri con frequente provocazione incitorono il Signore a ira, per modo che tutti si morirono nel deserto...

- Incitare a lussuria.

[11] f Chiose a Valerio Massimo (D - L. I-V), c. 1346 (tosc.), chiosa d [II.1.2], pag. 32r.15: gl'uomeni con le mogli più tosto cenavano in Campidoglio che nelle propie case, però che anticamente, quando gl'uomeni mangiavano con le mogli, sedeano in luogo publico e aperto, aciò che le cose dilicate e l'agio non gl'incitassea lussuria. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[12] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 274, pag. 291.19: E per questa caxom le done che lata y puti no in dé magnare, perché ello incita a luxuria, e sì remuove el late.

[13] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 6, cap. 38, vol. 2, pag. 272.28: E Isidoro dice, che 'l suo seme [[scil. del coriandolo]] dato in vin dolce, incita gli uomini a lussuria.

1.1.1 Pron. Fig. Animarsi, agitarsi.

[1] f Bart. da San Concordio, Catilinario, a. 1313 (tosc.), Cap. 2, pag. 14.10: E a questo il suo animo s'incitava e s'accendea ogni dì più, per cagione della sua povertà e necessità... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] Contemptu mundi (I), XIV sm. (tosc.), cap. 3, pag. 84.19: nel carnale uso s' addormenta il vedere, acciò che la ignoranzia sia seminata; s' incita el pizzicore della libidine, acciò che l' ira sia invitata...

1.2 [In una competizione:] incoraggiare.

[1] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 3, cap. 12, pag. 407.16: di che a lui convenne di seguire la 'npresa come era usanza, che a coloro che volevano essere avanzerani di giuochi e prodezze, erano incitati da molti, e a loro erano proferte cose bisognievoli al compimento di loro sollazzi e prodezze.

1.3 Turbare, eccitare. || Anche in dittologia con commuovere.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 5, cap. 11, pag. 297.11: perchè spesse volte abbiendo con promessioni e con doni il popolo di Roma in gravissime discordie commosso e incitato, e ispecialemente per la legge agraria ch' era fatta, laonde il fratello di Gracco era stato morto, alla fine [[scil. Caio Gracco]] si morio...

[2] IV Catilinaria volg., 1313 (fior.), pag. 49.5: Io vedea l'altro dìe ne la repu(blica) mescolarsi uno grande furore, e vedea alquanti nuovi mali incitare e comuovere...

[3] Jacopo Passavanti, Tratt. scienza, c. 1355 (fior.), pag. 304.14: E in questo modo puote il diavolo provocare, tentando e incitando la volontà dell' uomo, ma non di necessità inchinarla.

[4] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 15, pag. 271.2: Questi sodomiti non vedeno el pecato; incitati dal foco de la luxuria, non se acorgeno che perdeno el loro seme onde se fa l'umana generatione.

- [In senso sessuale].

[5] Boccaccio, Chiose Teseida, 1339/75, L. 7, 50.1, pag. 463.38: Le quali cose, alcune per li loro effetti, sì como i conigli e le passere e' colombi, incitano molto, veduti da' libidinosi...

1.4 Chiamare a raccolta (un esercito). || (Tomasin).

[1] Doc. padov., 1379 (2), pag. 60.27: l Re sý fe' apareiame(n)to p(er) vegnire i(n) Ytallya e fo i(n)cità l'oste e tuto yera apareià.

2 Sobillare (contro qno); stimolare all'ostilità.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 4, pag. 86.3: Neuna volta la moltitudine con iguale consentimento fa romore, ma sono incitati da pochi che vogliono peccare con molti...

[2] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 241.9: ella, essendo dal marito ingiuriata o battuta per alcuna bagascia, si dolerà: farai allora per tua opera ch'ella si vendichi. La fante, pettinando la mattina i suo' capelli, la inciti e adizzi e agiunga aiuto di remo alla vela...

[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 15, proemio, pag. 281.3: Chi dunque usa la cosa diputata dalla natura ad uno uso in contrario uso, e fa de l'attivo passivo, e del masculino feminino, fa forza alla natura, e incita e pruova contro a ssè l'ira di Dio...

[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 340, pag. 254.25: avendo Poppeia e Tigillino sospetto Seneca non co' suoi consigli l'animo di Nerone volgesse e loro gli facesse odiosi, cominciarono sagacemente ad incitare Nerone contro di lui.

[5] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 33, 10-22, pag. 829.1: ordinò che costoro levassono il romore et incitassono il popolo contra lui...

2.1 [Con rif. a un animale:] aizzare (contro qno).

[1] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 3, cap. 11, pag. 143.13: fu della gabbia tratto l' orso affamato, ed incitato contra 'l vescovo.

[2] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 61-70, pag. 48.10: cominciai a temere [[...]] le fiere del luogo, siccome a lui familiari, a vendicare la sua ingiuria sopra me incitasse, e a quelle mi facesse dilacerare.

[3] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 11, pag. 171.14: fu traito l' orso afamà de la gabia e incitao contra lo vesco.

3 Fig. Suscitare, destare un desiderio o una passione viziosa (per lo più la lussuria).

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 12: se la libidine dela mala dilectassione mactame(n)te et effrenatame(n)te è incitata, qui(n)de p(er)ve(n)gnano li tradime(n)ti dele padrie, qui(n)de li partime(n)ti mo(r)tali coli nimici diceno che ne nasceno...

[2] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 6, pag. 169.13: E ss'ella [[scil. ruca]] è mangiata per sé solamente, sì ffae dolere la testa e enfia e ingienera ventositade e dona talento d'usare con femina e, per la chalda ventositade ch'ell'àe, incita luxuria...

[3] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 86, pag. 90.34: L'altra vertù è che la incita la luxuria e cura el spasmo...

[4] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 6, cap. 64, vol. 2, pag. 289.13: se si cocerà la detta erba con carne o con olio o con grasso, inciterà la lussuria.

3.1 Suscitare, destare (le forze, la fame, la sete).

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 5, pag. 246.19: colui, levandosi, torna più aspero a la battaglia, e coll'ira incita le forze e la vergogna allora accende la vertù... || Cfr. Aen., V, 454: «Acrior ad pugnam redit ac vim suscitat ira».

[2] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 5, pag. 90.2: et Entellu, livandusi di terra, sì per la virgogna ki per la ira ki avia di lu cadiri ki fichi, aspramenti intrau da capu a la bactagla et incitau soy forzi et soy virtuti.

[3] Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), pag. 163.2: Avendo tu fame, non t' atterresti agevolmente essendo posta la mensa, e l' onda surgente incita molto la sete.

[4] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 5, pag. 6.31: E le pomele confete conforta el stomego e incita l'apetito.

[u.r. 24.08.2022]