MONARCHÌA s.f.

0.1 monachya, monarchia, monarchía, monarchie, monarcia, monarcie, monarcies.

0.2 Lat. tardo monarchia (DELI 2 s.v. monarchia).

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Poes. an. pis., XIV in. (?).

In testi sett.: Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Elucidario, XIV in. (mil.); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Dom. Scolari (ed. Grion), 1355 (perug.); Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

0.5 Locuz. e fras. temporale monarchia 1.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 Sistema di governo che prevede la concentrazione del potere nelle mani di nel quale il potere è concentrato in una sola persona, che solitamente lo detiene in modo permanente. Estens. Lo stato retto attraverso tale forma di governo. 1.1 [Secondo il pensiero aristotelico:] governo retto da una sola persona che amministra lo stato in vista dell'utilità comune con il consenso dei cittadini. 1.2 Dominio politico assoluto; supremazia. 2 Titolo di un'opera di Dante.

0.8 Cristiano Lorenzi 20.04.2015.

1 Sistema di governo che prevede la concentrazione del potere nelle mani di nel quale il potere è concentrato in una sola persona, che solitamente lo detiene in modo permanente. Estens. Lo stato retto attraverso tale forma di governo.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 4, pag. 277.1: conviene di necessitade tutta la terra, e quanto all'umana generazione a possedere è dato, essere Monarchia cioè uno solo principato, e uno prencipe avere...

[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 16.8, pag. 47: In questo tempo appunto per Arbace / la monarchia giù cadde de li Assiri, / che fu sì grande al mondo e tanto aldace.

[3] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 53.95, pag. 75: ad huom mortal non fu aperta la via / per farsi, come a te, di fama eterno, / che puoi drizzar, s'i' non falso discerno, / in stato la più nobil monarchia.

[4] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), 10.15, pag. 263: S'i' guardo prima a l'alte monarchie, / re, prìncipi, marchesi, duchi e conti, / tiranni, cavalieri e gran possenti...

[5] Boccaccio, Rime, a. 1375, pt. II [Dubbie], 39.2, pag. 210: O fior d'ogni città, donna del mondo, / o degna imperïosa monarchia, / o quale in tua balia / Asia tenesti, Africa ed Europa, / come di sì alta se' tornata al fondo?

[6] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 172.20: Alexandro de Macedonia imperao anni V. Et quisti V anni so numerati ne l'ordene de li tempi del suo ultimo regno, ne li quali V anni, havendo primo destructo lo re de Persia, tucta la monarchia de Asia optende...

- [Con rif. all'impero romano].

[7] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 19, pag. 413.2: da quello die [[scil. della vittoria di Augusto]] la segnoria di tutte le cose del mondo, e fue appo uno e permanse, la quale i Greci chiamano monarchia.

[8] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 178.5: Tuto 'l mondo el [[scil. Augusto]] redusse in una monarchia, zoè in uno volere...

[9] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 2, pag. 16.5: di lui [[scil. Enea]] doveano scendere li fondatori del Romano Imperio, universale monarchia e principato del mondo.

[10] Dom. Scolari (ed. Grion), 1355 (perug.), I.52, pag. 340: Nel quale al tempo de Cesare Agusto / sì parturì la vergene Maria / per lo quale fo Yerusalem combusto / da chi tenea quella gran monarchia...

[11] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 3, cap. 1, vol. 1, pag. 325.10: lla corona della 'mperiale maestà e 'l suo regno, alla quale dipendea la monarchia de l'universo, era Roma colla italiana provincia...

- Locuz. nom. Temporale monarchia: sovranità politica esercitata da membri della Chiesa.

[12] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 16, 1-15, pag. 305, col. 1.19: La V [[scil. cosa]] sí toca della desordenazione di prelati della ecclesia, li quai volno occupare la temporale monarchia.

1.1 [Secondo il pensiero aristotelico:] governo retto da una sola persona che amministra lo stato in vista dell'utilità comune con il consenso dei cittadini.

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 2, par. 2, pag. 16.20: questa parola reame singnificha una spezia o maniera di polezia, cioè a ddire di ghovernamento tenperato, la quale polecia Aristotole chiama monarcia * attenperata...

[2] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 8, par. 3, pag. 41.26: noi discriverremo chatuna delle dette spezie secondo lo 'ntendimento d'Aristotole, e diremo primieramente che lla monarcia reale si è singnoreggiamento attenperato, nel quale sengnoreggiante è un solo a comun profitto e alla volontà de' sugietti e lloro consentimento.

1.2 Dominio politico assoluto; supremazia.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 1, cap. 19, vol. 1, pag. 57.1: il regno de' Romani si è in Occidente, tutto che ciascuno di loro tenesse la monarchia di tutto il mondo.

[2] Poes. an. pis., XIV in. (?) (2), 63, pag. 76: Imperadore, / tu tin' la mona[r]chia e 'l grande amanto / di tutto 'l mondo e stai in tanto erore.

[3] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 3, quaest. 35, pag. 195.19: El [[scil. l'Anticristo]] tenierà la monachya, zoè l'imperio de tuto lo mondo per tri anni e mezo...

[4] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 181.20: Et all'ultimo, facta la civile bactaglia contra Pompeo socero sou, tene la monarchia de tucto lo imperio romano.

- Fig. Eccellenza, preminenza.

[5] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 43.11: Atene [[...]] fu l' uno degli occhi di Grecia, allora che in quella era la monarcia del mondo, per iscienzia, per eloquenzia e per milizia splendida parimente...

2 Titolo di un'opera di Dante.

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 7, proemio, pag. 177.37: E fue oppinione dell'Autore, che tale principio circa li temporali reggimenti fosse lo imperadore di Roma, sì come elli tratta nella sua Monarchia, nella prima e seconda parte...

[2] Ottimo (terza red.), a. 1340 (fior.), pag. 166.19: Et di questa materia scrive l' auctore medesimo nel secondo della sua Monarchia, capitulo tercio...

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 136, vol. 2, pag. 337.11: Fece ancora la Monarchia, ove trattò de l'oficio degli 'mperadori.

[4] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 87.14: Similemente questo egregio auttore nella venuta d' Arrigo VII imperadore fece uno libro in latina prosa, il cui titolo è Monarcia, il quale, secondo tre quistioni le quali in esso ditermina, in tre libri divise.

[5] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 55, terz. 77, vol. 3, pag. 118: Dante fece ancor quella Monarchia, / dove de' Papi, e dello Imperiato / trattò con molta gran Filosofia.