SENATORIO agg.

0.1 senatoria, senatorio.

0.2 Lat. senatorius (DELI 2 s.v. senato).

0.3 Dante, Convivio, 1304-7: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Convivio, 1304-7.

N Att. nel corpus solo fior.

0.5 Locuz. e fras. ordine senatorio 1.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Doc. esaustiva.

0.7 1 Relativo al senato; proprio del senato e dei senatori.

0.8 Cristiano Lorenzi 20.04.2015.

1 Relativo al senato; proprio del senato e dei senatori.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 5, pag. 288.5: Chi dirà di Cammillo [[...]] essere venuto a liberare Roma contra li suoi nimici, e dopo la sua liberazione spontaneamente essere ritornato in essilio per non offendere la senatoria autoritade, sanza divina instigazione?

[2] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [IX.42], vol. 6, pag. 413.7: Le note di Catone, e l'altre acerbe orazioni si trovavano fatte in coloro, li quali o del luogo senatorio rimosse, o alli quali li cavalli tolse. || Divo; non att. nel corpus da altre ed.

[3] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. I, cap. 31, vol. 1, pag. 109.12: per le sue parole commossa la providenza senatoria vietò da quella in poi che non si ponessono le sedie... || Divo; non att. nel corpus da altre ed.

- Locuz. nom. Ordine senatorio: nell'antica Roma l'appartenenza alla classe sociale composta dai senatori.

[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 330, pag. 252.4: essendo in ogni parte i pompeani vinti da Giulio Cesare, fu rivocato in Roma, né però fu privato dell' ordine senatorio.