SINISCALCO s.m.

0.1 senescalcho, senescalco, senescalcu, sescalco, seschalcho, sinescalcho, sinescalco, sineschalcho, siniscalc, siniscalchi, siniscalcho, siniscalco, siniscaldo, sinischalcho, sinischalco, siscalchi.

0.2 Franc. siniskalk, prob. attraverso il lat. mediev. senescalcus (DELI 2 s.v. siniscalco).

0.3 Patecchio, Frotula, XIII pi.di. (crem.): 2.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Stat. lucch., XIV pm.

In testi sett.: Patecchio, Frotula, XIII pi.di. (crem.); Salimbene, Framm. volg., 1282-88 (emil.); Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Lett. napol., 1353; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.5 Locuz. e fras. grande siniscalco 1.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Nella forma sescalco, ‑chi, il termine è att. in doc. lat. tosc. a partire dal sec. XI ex.: cfr. GDT p. 604.

0.7 1 Alto funzionario reale o imperiale con mansioni relative (a seconda dei casi) all'ambito miltare, amministrativo, giudiziario o più semplicemente all'organizzazione della vita di corte. Estens. Ufficiale al servizio di un signore. 1.1 [Dir.] Governatore di una regione (in partic. di alcuni territori sottoposti alla corona francese). 2 Nelle corti o nelle famiglie nobili, chi sovrintende al servizio di tavola. Estens. Servitore di mensa. 2.1 Maestro di casa, maggiordomo (con partic. rif. alle attività legate alla cucina e alla mensa). 3 Tesoriere. 4 Ufficiale con funzioni legate all'amministrazione logistica dell'esercito.

0.8 Cristiano Lorenzi 20.04.2015.

1 Alto funzionario reale o imperiale con mansioni relative (a seconda dei casi) all'ambito miltare, amministrativo, giudiziario o più semplicemente all'organizzazione della vita di corte. Estens. Ufficiale al servizio di un signore.

[1] Tristano Forteguerr., XIII sm. (pis.), pag. 9.21: [[lo re]] si fé venire innansi lo suo siniscalco e dice: «Faite che al maitino facciamo uno chavaliere novello».

[2] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 21, pag. 149.10: El padre, per vedere che esso facea, col sinescalco alcuna volta facea ch'elli ponea innanti ad alcuno de li compagni non cusì buono taliere come a lui, ed elli incontenente tolliea de' taliere suo e mandavalo in quello.

[3] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 9, cap. 23, vol. 4, pag. 353.9: Dentro dal suo albergo dee il signore ordinare sua famiglia bene e saviamente, ciascuno in suo luogo e in suo officio, e castigare l'uno di parole, e l'altro di verga, e ammonire suo siniscalco che sia temperato nelle spese...

[4] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 27, pag. 46.15: allora lo ree sì chiamoe lo siniscalco, e ssì lli comanda che al matino sì abia apparecchiato...

[5] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 2, cap. 4, pag. 48.12: Colui che fu suo secondo, che ebbe nome Antigono, fece suo siniscalco, e fu sì bello che la reina Cleopatra ne 'nvaghì...

[6] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 175, vol. 1, pag. 161.9: a podestà faccia giurare el suo cavaliere, giudici et siniscalco et notari sui, e' quali avarà a le sue expese.

[7] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 322, pag. 57: Mo fo seschalcho dello inperador, / Chavo del sso regno et fator / Sovra tuti quanti rie et bony, / Si chavalieri como pedony.

[8] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 152, pag. 136.3: egli apella il suo siniscalco c'avea nome Nabrunal, sì gli comanda che rimanese dinanzi al castello e che ritenese con seco la metà de' cavalieri e de le genti a piede.

[9] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 12, 43-48, pag. 220, col. 2.17: In processo de tempo uno so senescalco fo lapidà dal povolo; e questo ave paura che non fesseno cussí de lui...

[10] Tristano Veneto, XIV, cap. 476, pag. 436.35: Et se algun me domandase qui ello era, io dirave che questo era Dinas, lo sinescalco delo re Marco...

- Grande siniscalco: in varie monarchie (in partic. quella angioina) titolo attribuito ad alti funzionari con importanti incarichi militari, politici e amministrativi, che partecipavano al consiglio della corona.

[11] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 52, vol. 3, pag. 420.19: a dì II d'agosto vegnente MCCCXLVI, il detto conte Novello fece morire il conte di Tralizzi, che ffu di quelli del Bolardo francesco, e il conte d'Eboli grande siniscalco...

[12] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 43, pag. 159.17: Dinasso, lo grande siniscalco, lo quale era uno grande barone, ed era molto intimo e amico di messer Tristano...

[13] Lett. napol., 1353, pag. 123.32: Mis(er) Fra(n)cisco me <disse> scrisse che yo retenesse .vj. para de base et yo no(n) lo po(r)ria fare, ché lo Gra(n)de Siniscalco sa qua(n)ta illi sono...

[14] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 1034, pag. 239: Venne lo gran senescalco multo pietosamente; / Annunziò in Consillo tucto questo convenente: / Che lo re volea commattere co lloro certamente.

[15] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 3, cap. 63, vol. 1, pag. 401.6: Messere Niccola Acciaiuoli di Firenze grande siniscalco del reame di Cicilia, e governatore del re Luigi, avea uno figliuolo primogenito cavaliere e gran barone...

[16] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 670, pag. 249.2: Niccola d'Acciaiuolo degli Acciaiuoli [[...]] era grande siniscalco dello regno di Ierusalem e di Sicilia del re e reina predetta.

1.1 [Dir.] Governatore di una regione (in partic. di alcuni territori sottoposti alla corona francese).

[1] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 46.32: si presentò elli dinanzi al Siniscalco di Guascogna, che v'era per lo Re d'Inghilterra, et fecene fare carta, et lo Re Carlo altresì ne fece far carta.

[2] Libro giallo, 1321-23 (fior.), pag. 26.9: ciò sono tornesi 1713 d'argento i quali il Sinischalcho di Carchasciona à mandato al chiavaio di Bidersì che gli levi e che gli tengha in diposito per lo Re...

[3] Doc. fior., 1325, pag. 73.11: È ricordanza che i detti tornesi 1713 che debbono sono arestati per mandamento del Siniscalco di Carcascona e tiegli in diposito Istefano Rinieri di Firenze...

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 154, vol. 2, pag. 715.11: [[scil. il papa]] mandò per lo siniscalco di Proenza e per tutti i cavalieri e baroni del paese che fossono in Vignone con arme e cavagli...

[5] Gesta Florentin. (ed. Santini), XIV pm. (fior.), pag. 117.14: portarono una picchola lettera a messer Giovanni di Grail, sinischalcho di Guaschogna...

[6] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 12, par. 2, vol. 2, pag. 18.26: Alcuni foru sì forti ki non fugeru, nè aspictaru di essiri chircati oy clamati, ma andaru dananti a li carnifichi, comu santu Andria occursi a lu senescalcu di la provincia di Acaya, ki avia nomu Egea.

[7] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 77, terz. 92, vol. 4, pag. 32: Papa Giovanni avendone temenza, / perchè sua figlia al Bavero avie data, / mandò pe 'l Siniscalco di Proenza...

1.1.1 Alto ufficiale rappresentate di un'autorità politica (un re).

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 86, vol. 1, pag. 543.19: si prese concordia sotto saramento in presenza del papa di fare la detta battaglia [[...]] a Bordello in Guascogna, sotto la guardia del balio, overo siniscalco, del re d'Inghilterra, di cui era la terra...

[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 24, terz. 30, vol. 2, pag. 4: E 'l Siniscalco del Re d' Inghilterra, / nel cui terren si dovea far la zuffa, / e dovia terminar la detta guerra...

2 Nelle corti o nelle famiglie nobili, chi sovrintende al servizio di tavola. Estens. Servitore di mensa.

[1] Patecchio, Frotula, XIII pi.di. (crem.), 16, pag. 585: Ben me noia e sta contra core / [[...]] / sescalco q' entro 'l desco me serra.

[2] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 1559, pag. 230: quando siedi a mensa, / non far un laido piglio, / non chiamare a consiglio / sescalco né sergente, / ché da tutta la gente / sarai scarso tenuto / e non ben proveduto.

[3] Salimbene, Framm. volg., 1282-88 (emil.), 2.3, pag. 139: Ideo de talibus in libro Tediorum dicit Patecclus: Cativo hom podhestà de terra, / e pover superbo ki vol guerra, / e senescalco k'intro -l desco me serra... || Citazione dell'es. [1].

[4] Gl Trattati di Albertanovolg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. IV, cap. 6: Fa' lo senno (et) li pensieri coli siniscalchi, cioè apparecchiatori...

[5] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 1, 22.117, vol. 1, pag. 274: Sescalco vantadore / dispiace, et anco il lento e 'l frettoloso; / et a tutti è noioso / il bisbigliar e 'l consigliar in sala...

[6] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 95, pag. 301.21: tacerò de' panattieri, e degli altri, che ministrano, e de' siniscalchi, che fanno segno agli altri, che vadan tosto a recare la vivanda.

[7] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 28, pag. 166.8: quando essi saranno nella vostra gran sala assettati alle ricche tavole [[...]], allora ordinate col siniscalco vostro che o pollo o altra cosa in presenza di tutti vi sia da parte di Biancifiore presentato...

[8] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 6, cap. 5, pag. 439.7: Timocare d' Ambracia sè offerse a Fabricio consolo d' uccidere Pirro per tossico per uno suo figliuolo, il quale era siniscalco sopra i beveraggi.

[9] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I, 7, pag. 57.27: Avendo adunque il siniscalco le tavole messe, fece dire all'abate che, qualora gli piacesse, il mangiare era presto.

[10] Esopo ven., XIV, cap. 61, pag. 58.29: lo Re fé chiamare lo sescalco in la camera soa, e domandò per che cossa elo avea tanto rixo a quela cena ch'elo li portò...

- [Con rif. a Giuda, in quanto servitore di mensa di Gesù].

[11] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 1081, pag. 52, col. 1: Ma el sí g'è un falso frá / Ke Juda traito fi clamá; / Del segnore era senescalco / E canevé sí era questo traito.

2.1 Maestro di casa, maggiordomo (con partic. rif. alle attività legate alla cucina e alla mensa).

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 9, cap. 9, vol. 4, pag. 309.19: quando egli è appresso alla città ad una giornata, egli dee mandare innanzi suoi siniscalchi con tutti li cuochi che governino la magione e l'albergo...

[2] Stat. lucch., XIV pm., pag. 83.32: Lo servente lo quale di nocte giacerà in villa sença licentia et paraula del senescalco, overo d'altro frate lo quale avesse bailia di dare la licentia, imprima sia correcto.

[3] a Stat. pis./sard., 1355 (?), cap. 76, pag. 229.37: [O]rdiniamo che se alcuno famigliale lo quale facesse alcuno furto o alcuna forsa, se elli è livero maiorale, o servo di capudu, cioè servo sinischalco, vada a corona sicuro dal signore.

[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I, introduzione, pag. 23.22: io primieramente costituisco Parmeno, famigliare di Dioneo, mio siniscalco, e a lui la cura e la sollecitudine di tutta la nostra famiglia commetto e ciò che al servigio della sala appartiene.

3 Tesoriere.

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 118.2, pag. 238: Vedete che danari ànno usorieri, / Siniscalchi e provosti e maggiori, / Che tutti quanti son gran piatitori...

[2] Gl Novellino, p. 1315 (fior.), 18, pag. 167.10: 'l siniscalco (overo tesoriere) prese que' marchi e mise uno tappeto in su la sala e versollivi suso...

[3] F Cento meditazioni volg., XIV (tosc.), cap. X: non è da credere che per piccola offerta fosse stato bisogno aprire loro tesori, imperò ch'agevilemente l'avrebbono avuto li loro siniscalchi in borsa. || Sorio, S. Bonaventura, p. 53; la lez. è recuperata dall'apparato (a testo: «loro mariscachi»).

4 Ufficiale con funzioni legate all'amministrazione logistica dell'esercito.

[1] F Ser Giovanni, a. 1385 (fior.): ogni schiera avea IV siniscalchi, i quali andavano sempre intorno alle schiere loro, acciò che nessuno potesse uscire di schiera... || Esposito, Pecorone, p. 226.

[2] f Sconfitta di Monteaperto, XIV: Allora lo capitano e lo siniscalco del Comune di Siena subito fece dare certi svegli per fare risentire tutta la brigata. || GDLI s.v. siniscalco.

[3] f Aspramonte, XIV ex.: Gorante [[...]] era figliuolo di Balante, ed era siniscalco maggiore del campo... || GDLI s.v. siniscalco.