GIŁGGIOLA s.f.

0.1 gegiule, giłgiale; a: giuggiole; f: giugiole, giuggiule.

0.2 Lat. zizypha (Nocentini, s.v. giuggiolo).

0.3 Muscia da Siena, XIII ex. (sen.): 1.

0.4 In testi tosc.: Muscia da Siena, XIII ex. (sen.).

In testi mediani e merid.: Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.).

0.7 1 [Bot.] Frutto commestibile del giuggiolo.

0.8 Luca Morlino 05.06.2014.

1 [Bot.] Frutto commestibile del giuggiolo.

[1] Muscia da Siena, XIII ex. (sen.), 2.1, pag. 92: Giłgiale di quaresima a l'uscita, / e słcina fra l'entrar di fevra[i]o...

[2] Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.), 189, pag. 568: ma quando avisse amendole, per nuce no· lle cange; / malicia delle gegiule uva passa le frange, / arille tucti géctande...

[3] F Libro della cura delle malattie, XIV pi.di. (fior.): e poi sia dato sciroppo di giuggiule e isopo, e latte di mandorle... || Manuzzi, Cura malattie, p. 27.

[4] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 5, cap. 28, pag. 185.26: Colgonsi le giuggiole nel tempo della vendemmia quando dimostrano rossezza o vajezza, le quali sono assai dilettevoli a manicare, ma poco nutriscono.

[5] f Benuccio da Orvieto, O be' signor, a. 1396 (tosc.), 33: Ciriege ci ha d'ogni ragion che sia, / e molte muniache e pesche ancora; / di giugiole s'infiora / questa seconda parte del paniere, / tal ch'a vedello tutto m'inamora... || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

[u.r. 29.08.2021]