INSULTARE v.

0.1 insulta, insultando, insultano, insultanti, insultarà , insultare, insultareve, insultassero, insultato, insultatu, insultava.

0.2 Lat. insultare (Nocentini s.v. insultare).

0.3 Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.); Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.); Boccaccio, Esposizioni, 1373-74.

In testi sett.: Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.).

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Recare una grave offesa (contro qno) con parole o comportamenti ingiuriosi o di scherno. 2 Portare un atto di aggressione (contro qno). 2.1 Fig. Assalire, mettere alla prova inducendo al peccato. 3 [Per trad. del lat. insilio:] saltare sopra, avventarsi su (qno).

0.8 Diego Dotto 20.10.2014.

1 Recare una grave offesa (contro qno) con parole o comportamenti ingiuriosi o di scherno.

[1] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Ilarione, cap. 4, pag. 166.16: Della qual cosa levandosi grande grido nel popolo, incominciarono a gridare eziandio li pagani, e insultare contro a quel Gazano, e quasi cantando dicevano: «Marna è vinto da Cristo».

[2] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 2, cap. 11, pag. 53.2: sanctu Benedictu lu mandau ky divissj andarj ad operarj cullj autrj kylla pariti la qualj lu demoniu avia dirrupatu, et de la qualj avia insultatu et quasj factusi gabu de sanctu Benedictu.

[3] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 18, pag. 83.26: E dicevano insultando: Ecco quelli che diceva che in tre giorni potea disfare il tempio di Dio, e rifarlo.

[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (i), par. 72, pag. 34.28: E, oltre a ciò, prendendo d'una pìstola di Geronimo a Damaso papa, De filio prodigo, questa parola: «Carmina poetarum sunt cibus demoniorum», quasi armati dell' arme d'Acchille, con ardita fronte contra i poeti tumultuosamente insultano...

[5] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 4, 73-90, pag. 118.21: intanto che elli insultava al tiranno che lo faceva arrostire, dicendoli: Versa e manduca.

[6] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 8, cap. 22, pag. 324.5: Il ferro e il fuoco essere nelle loro mani: più tosto le cose, che perire dovevano, le mani amiche e fedeli consumassero, che in esse insultassero con superbo giuoco i nemici.

[7] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 13, pag. 46.19: Onda elle insultando al povolo disseno: «Andà' per i medigi, ch' i saneno i dei vostri.»

2 Portare un atto di aggressione (contro qno).

[1] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 453.15: Erano in quello castello una conpagnia di giovani di battaglia amaestrati, e quali agramente insultano e Troiani, e con dura resistenzia co lloro conbattono credendo ricoverare e prigioni e loro uccidere.

[2] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 31, pag. 664.1: S' alcuno insultarà o invaderà o farà aggressura contra alcuno cum arme a la casa propria o ch'ello abia conducta o cassina in la quale ello habite et intre in quella, in XXX fiorini d'oro sia punito...

[3] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 2, pag. 55.29: Et averriano bene quisti Greci insultato contra li Troyani, ma no a lloro parze securo, cà no nce averreano avuto avantayo se non peyoramiento.

- Fig.

[4] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 16, pag. 288.12: e però che questa cintura cingea li lumbi de D., ove comunamente insulta la luxuria nostra, tenendo la corda non potea pecare nel dicto vitio...

3 [Per trad. del lat. insilio:] saltare sopra, avventarsi su (qno).

[1] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), 1 Mc 2, vol. 8, pag. 397.11: [24] E vidde questo Matatia, e sì se ne dolse, e aprionsi le sue reni, e accesesi il suo furore secondo il giudicio della legge; e insultando davanti, l' uccise sopra l' altare. || Cfr. 1 Mc., 2.24: «insiliens trucidavit eum super aram».