SUPERLATIVAMENTE avv.

0.1 superlativamente.

0.2 Da superlativo.

0.3 Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.); Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Doc. esaustiva.

0.7 1 [Ret.] In modo da esprimere un aspetto della realtà amplificandolo o specif. esagerandolo fino al massimo grado. 2 [In una gerarchia di valori:] al massimo grado.

0.8 Diego Dotto 20.10.2014.

1 [Ret.] In modo da esprimere un aspetto della realtà amplificandolo o specif. esagerandolo fino al massimo grado.

[1] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 8, 7-12, pag. 228.8: Et io, cioè Dante, mi volsi al mar di tutto il senno; cioè a Virgilio, parlando iperbolice; cioè superlativamente, che è colore retorico che si fa quando l'uomo vuol mostrare assai la cosa, dicene vie più che non è.

[2] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 33, 151-157, pag. 842.6: ma quanto alla fama che ora è di loro, da rubare il mare in fuori et ancora in fare buona la ragione del cittadino loro contra al forestieri, assai sono l'altre magagne di che sono netti; disselo forse l'autore parlando superlativamente...

2 [In una gerarchia di valori:] al massimo grado.

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 207, pag. 535.26: però che in tutto il mondo sono due luoghi superlativamente notabili; il primo tra gl' Infedeli è il Sepolcro; il secondo tra Cristiani è questo.