0.1 inestricabil, inestricabile, inestricabili, inestrigabile, inistrigabile.
0.2 Lat. inextricabilis (DELI 2 s.v. inestricabile).
0.3 Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.): 2.
0.4 In testi tosc.: Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.); Boccaccio, Argomenti, 1353/72 (?).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 Impossibile o difficile da sciogliere o districare (un groviglio o qsa che è legato a qsa altro). Anche in contesto fig. 1.1 Fig. Da cui non ci si può o è difficile liberarsi. 1.2 Fig. Impossibile o difficile da comprendere o risolvere. 2 [Di un luogo:] da cui non si può uscire (anche in contesto fig.).
0.8 Diego Dotto 27.10.2014.
1 Impossibile o difficile da sciogliere o districare (un groviglio o qsa che è legato a qsa altro). Anche in contesto fig.
[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 10, vol. 1, pag. 62.9: e se amiamo le divizie, illaciamoci nelli lacciuoli del demonio inestricabili, come s. Paolo dice...
[2] Boccaccio, Argomenti, 1353/72 (?), Inf..193, pag. 240: tra' quali in quella inestricabil rete / vide Sinón, ed il maestro Adamo / garrir con lui, come lègger potete.
1.1 Fig. Da cui non ci si può o è difficile liberarsi.
[1] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 1, pag. 7.33: E però dice l' Apostolo, che quelli, che vogliono, e desiderano d' essere ricchi, è bisogno che caggiano nelle tentazioni, e nelli lacciuoli del diavolo, ed in cure, ed in sollicitudini inestricabili, le quali dimergono l' anima in morte, e in perdizione eterna.
1.2 Fig. Impossibile o difficile da comprendere o risolvere.
[1] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 19, 10-30, pag. 498.5: E sono piantati ne' buchi tondi; cioè nella fraude che à rotelle per le sue simulazioni inestricabili et incomprensibili, che non ànno né principio, né fine che si possino conoscere...
[2] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 7, 52-63, pag. 233.36: dentro ad un nodo; cioè dentro ad uno dubbio inestricabile per te...
2 [Di un luogo:] da cui non si può uscire (anche in contesto fig.).
[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 6, pag. 180.10: qui era figurata quella fadiga e errore inestricabile del laberinto... || Cfr. Aen., VI, 27: «hic labor ille domus et inextricabilis error».
[2] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1378/81] 31, pag. 379.8: perché curiosamente se' ito cercando lo inestrigabile laberinto de' vizi e peccati della Chiesa militante...
[3] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. XVIII, cap. 13, vol. 7, pag. 134.18: nel quale [[labirinto]] entrando li uomini per errore inestricabile non ne poteano uscire... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.