INNANTIPORRE v.

0.1 enantipone, ennante ponendo, ennante ponere, nanteponente, nanteponere, nante ponere, nanteposita, 'nanteposto, 'nantepuse, 'nantiponere; f: nantiposti.

0.2 Da innanti e porre.

0.3 Albertano volg., 1275 (fior.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Albertano volg., 1275 (fior.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Stat. perug., 1342; Stat. Montecassino, XIV (luc.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Al netto dell'incidenza dei criteri editoriali, la sussistenza del lemma è indiziaria. Nota però l'att. prevalente in volgarizzamenti, per calco di prefissati lat. in ante- o prae-.

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Porre davanti o prima. 1.1 Fig. Tenere in maggiore considerazione rispetto a un termine di paragone. [In partic.:] scegliere a scapito di altro.

0.8 Diego Dotto 03.11.2014.

1 Porre davanti o prima.

[1] Stat. perug., 1342, L. 2, vol. 1, pag. 349.1: Al secondo livero de quisto volume ennante ponendo el titolo "de la ragione rendere" così ne conducemmo a encomençare.

1.1 Fig. Tenere in maggiore considerazione rispetto a un termine di paragone. [In partic.:] scegliere a scapito di altro.

[1] Albertano volg., 1275 (fior.), L. IV, cap. 44, pag. 252.18: Il quale a(n)che disse: «Neuna p(er)sona puote essere giusta ke teme la mo(r)te o -l dolore o pellegrinaggio o povertà o quelle cose ke sono co(n)tra(r)ie a queste (e)na(n)tipone ala dirittura». || Cfr. Albertano, De amore, IV, 1: «equitati anteponit».

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 43.12, pag. 153: L'omo, quando en prima sì peccao, / deguastao l'orden de l'amore: / ne l'amor proprio tanto s'abbracciao, / che 'nantepuse sé al Creatore...

[3] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 53, par. 1, vol. 2, pag. 397.25: Conciosiacosaké la comuna utilità sia da nanteponere a la privata...

[4] f Bonsignori,Metam. Ovid., 1375-77 (umbr.-tosc.), L. XV, cap. 56, pag. 708.1: Vero è, dice Ovidio, che Ottaviano imperadore non volea che li fatti soi fossero nantiposti all'opere del padre... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[5] Stat. Montecassino, XIV (luc.), pag. 95.8: Ergo nichil operi Dei preponatur. Inp(er)czò <allu officio divino no(n) sia> nulla cosa sia nanteposita allu officio divino.

[6] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 2, pag. 60.2: E Medea sì le resposse cossì: «Iasone, da poy che eo vego la toa voluntate che èy cossì desposta, abesogname de sobenire a la toa neccessitate e de nante ponere la salute de la persone toa a la reverentia dello re patre mio. || Cfr. G. Colonne, Hist. dest. Tr., p. 20: «tue salutis antidotum reuerentie preponere patris mei».

- Pron.

[7] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 8, pag. 192.13: La interiore consiste ne l'apetito de la excelentia: questo è quando alcuno crede avere una virtute per sé, o per soa opinione o per so merito, e se volle 'nantiponere agli altri.