INFRUTTUOSO agg.

0.1 infructuosa, infructuoso, infruttuosa, infruttuose, infruttuosi, infruttuoso, infruttuoza.

0.2 Lat. infructuosus (DELI 2 s.v. infruttuoso).

0.3 Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.): 3.

0.4 In testi tosc.: Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.); f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.); S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1375].

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 [Rif. a una pianta:] che non dà frutti. 1.1 [Rif. alla terra, a un podere, a un terreno:] che non dà frutti o è scarsamente produttivo. 1.2 Estens. [Rif. a un luogo:] privo di vegetazione. 1.3 Estens. [In contesto fig., con rif. al vento]. 2 Estens. [Di un essere animato o animale:] sterile (in contesto fig.). 3 Fig. Che non è utile al raggiungimento di un det. fine (in partic. in senso spirituale o morale). 3.1 [Rif. a una persona o sim.:] che non raggiunge un det. fine (in partic. in senso spirituale o morale).

0.8 Diego Dotto 10.11.2014.

1 [Rif. a una pianta:] che non dà frutti.

[1] Boccaccio, Chiose Teseida, 1339/75, L. 7, 30.1, pag. 454.12: la casa di Marte è in Trazia, in luoghi freddi e nebulosi e pieni d'acqua e di venti e di ghiacci, salvatichi e pieni d'alberi infruttuosi...

[2] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 1, cap. 6, pag. 104.8: Ancora si dee procurare, che le piante infruttuose nate quivi, non vi crescano...

- [In contesto fig.].

[3] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 19, pag. 155.10: L' uomo è nato alla fatica; e perciò quegli, che non la vuole, come arbore infruttuoso si dee tagliare...

[4] f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg., a. 1361 (tosc.), L. XVII, cap. 1, pag. 668.20: Di questo legno infruttuoso bene parlava il Battista Iohanni: Già la scure è posta alla radice dell'arbore: e impertanto ogni arbore il quale non farà buono frutto sarà tagliato, e sarà messo nel fuoco. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[5] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1375] lett. 41, pag. 168.21: O dolce fuoco d' amore, ài inestato e legato Dio nell' uomo e l' uomo in Dio, sì e per sì fatto modo che lo infruttuoso frutto che ci dava morte è fatto buono e fruttifero, in tanto che sempre ci dà vita...

1.1 [Rif. alla terra, a un podere, a un terreno:] che non dà frutti o è scarsamente produttivo.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 81, pag. 213.11: L'uomo non dee lasciare il seminare per avere avuto mala ricolta, perocché spesso avviene, che l'abbondanza d'un anno rende quel ch'era perduto per addietro, per cagione della terra infruttuosa. || Cfr. Sen., Ep., 81, 1: «adsiduitate infelicis soli sterilitate» e f Pistole di Seneca (red. II), XIV s.q. (fior.): «per la continua retade della terra bretta».

[2] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. I, pag. 66.30: Ma voglio che tu sempre mostri di voler dare tuo dato, e cusì lo infruttuoso campo inganna molte via lo signore... || Cfr. Ov., Ars am., I, 450: «Sic dominum sterilis saepe fefellit ager».

[3] f Tratt. provvidenza di Seneca, XIV s.q. (fior.), pag. 429.35: Perpetuo verno e tristo cielo gli prieme. Maligno suolo e infruttuoso gli sostiene. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Sen., Prov., 4, 14: «maligne solum sterile sustentat».

- [In contesto fig.].

[4] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 32, pag. 208.20: Sì come queste quattro acque fanno la terra maladecta corporalmente, sì che in essa non si può seminare, così fanno della terra dell'anima, spiritualmente intendendo: ché la fanno terra infructuosa ad ricevere lo seme divino et fructificare.

1.2 Estens. [Rif. a un luogo:] privo di vegetazione.

[1] f Bart. da San Concordio, Giugurtino, a. 1313 (tosc.), Cap. 37, pag. 197.22: al quale era uno monte da lungi quasi XX milia passi, ed era parimente da ciascuna parte ritratto, ma salvatico, infruttuoso e da natura e da umano lavorìo. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Sal., Jug, 48, 3: «vastus ab natura et humano cultu».

1.3 Estens. [In contesto fig., con rif. al vento].

[1] Esopo tosc., p. 1388, cap. 15, pag. 109.14: Spiritualmente s'intende per lo corbo quegli spirituali che si lasciano vinciere alle tentazioni della vanagloria e levansi in superbia, e, come il corbo perdé il cacio, così perdono il frutto delle loro buone operazioni; e per la volpe lo infruttuoso vento della vanagloria.

2 Estens. [Di un essere animato o animale:] sterile (in contesto fig.).

[1] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 3, cap. 24, pag. 298.14: Ciò è, se li uomini del mondo non muoiono alla loro volontà e peccato, permangono come bestie infruttuose; ma se alla volontà e al peccato muoiono, producono molto frutto, il quale si semina qui e ricogliesi in cielo.

3 Fig. Che non è utile al raggiungimento di un det. fine (in partic. in senso spirituale o morale).

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 13, pag. 166.2: e vostra cavallarìa seculare vana, che cara non-poco avete, non già la lasciate, dico, ma la cangiate in orrata e miglior molto, sovra d'essa piantando e insetando (ch'è infruttuoza e selvaggia, e ascierbissimi fae e amar pomi) la nobilissima, orrata e fruttuosa de la cielestiale sonma Reina Vergine Donna Nostra...

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 15, pag. 76.17: Prima ché quello che tt'era vano e infruttuoso ora t'è utile e fruttoso, onde l'uomo ch'è bene contrito del peccato, come detto è, incontanente gli è perdonato...

[3] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 6, pag. 150.27: imperò che sanza questa fede e speranza, la confessione è infruttuosa...

3.1 [Rif. a una persona o sim.:] che non raggiunge un det. fine (in partic. in senso spirituale o morale).

[1] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. I, cap. 6, pag. 7r.6: Et quando avaranno tucte le loro riccheççe dispensate per l'amore di Cristo, ritenendo el primaio affecto del quore nele menime chose, et talor amovevolmente adirandosi per esse, come que' che non ànno la karità (di che parla come dice l'apostolo), di tucte le cose divengono infructuosi et sterili. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Cass., Conl., I, 6: «ex omnibus infructuosi sterilesque redduntur».

[2] f Giovanni da San Miniato, Moralia S. Greg., a. 1415 (tosc.), L. XX, cap. 20, pag. 820.9: Ancora piacesse a Dio che eglino almeno cognoscessino i loro mali, e ponessono allo sterile fico il cofano dello sterco, cioè alla infruttuosa mente la grassezza del lamento della penitenzia. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.