INTERCOLUNNIO s.m.

0.1 intercolunnio.

0.2 Lat. intercolumnium (DELI 2 s.v. intercolunnio).

0.3 Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.): 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Prob. voce fantasma: si tratta di una integrazione ed. ex fonte: l'ed. inclusa nel corpus DiVo conferma la lacuna: cfr. f Valerio Massimo (red. V1, ed. Lippi Bigazzi), a. 1336 (fior.), L. IX, cap. 16, pag. 71r.25: «[nel ...] prossimano quasi con pari studio il salutoe la moltitudine».

Il lat. intercolumnium non risulta tradotto neppure nella red. originaria: cfr. f Valerio Massimo (red. Va), a. 1336 (tosc.), L. IX, cap. 16, pag. 164v.4: «[nel ...] prossimano quasi con pari studio il salutò la moltitudine».

0.7 1 [Arch.] Spazio tra due colonne.

0.8 Diego Dotto 18.11.2014.

1 [Arch.] Spazio tra due colonne.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 9, cap. 16, pag. 676.12: Chè anzi ancora quando Gajo Cesare, essendo Gneo Pompeo giovanetto oppresso in Ispagna, raccolse nelli orti suoi il popolo, [nell' intercolunnio] prossimano, quasi con pari studio il salutoe la moltitudine. || Cfr. Val. Max., IX, 15, 1: «proximo intercolumnio paene pari studio frequentiae salutatus est» (ma «frequentia» secondo Lippi Bigazzi).