0.1 muncippe, municipii, municippio; f: municipio.
0.2 Lat. municipium (DELI 2 s.v. municipio).
0.4 In testi tosc.: f Bindo Bonichi, Rime, a. 1338 (sen.); f Deca quarta, a. 1346 (fior.); Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
Il prestito diretto dal lat. nel signif. 1 affiora solo in volg. tardi, il che suggerisce prob. una distinzione tra 1 e 2 già agli occhi degli scriventi medievali.
Doc. esaustiva.
0.7 1 Nell'antica Roma, città italica alleata o sottomessa i cui cittadini avevano ricevuto la civitas romana. 1.1 Signif. incerto: comunità ecclesiastica (per estens.)? 2 Città retta secondo il regime comunale. 2.1 Palazzo del Comune.
0.8 Diego Dotto 18.11.2014.
1 Nell'antica Roma, città italica alleata o sottomessa i cui cittadini avevano ricevuto la civitas romana.
[1] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 6, cap. 8, pag. 106.20: Quindi avendo assai bene trovato Annibale dovere andare per la via Latina, egli per la contrada della via Appia e per gli municipii, li quali lungo la via sono, menò li suoi... || Cfr. Liv., XXVI, 8, 10: «per Appiae municipia».
[2] f Consolazione a Marcia, XIV/XV (fior.), pag. 4v.12: per la quale, usciti fuori con grande abbondantia gli huomini all'uficio lughubre de' municipii et delle colonie, infino a Roma havevano acompagnato el mortorio... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Sen., Cons. Marc., 3, 1: «municipiis coloniisque».
[3] f Consolazione a Elvia, XIV/XV. (fior.), pag. 40v.10: Qua costoro sono traschorsi de' municipii et delle colonie sue et finalmente da tucto el mondo... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Sen., Cons. Helv., 6, 2: «Ex municipiis et coloniis suis».
- [Per scambio col lat. municeps]. || Cfr. Liv., XXXVIII, 36, 7: «De Formianis Fundanisque municipibus et Arpinatibus».
[4] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [VIII.36], vol. 6, pag. 269.9: Delli municipii Formiani e Fondani e Arpinati C. Valerio Tappo tribuno della plebe promulgò, che utile sarebbe di darvi il suffragio, perocché avanti avevano avuto senza alcuno suffragio d'essere città. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
1.1 Signif. incerto: comunità ecclesiastica (per estens.)? || Forma e glossa, prob. con avvicinamento paretimologico a ceppo, presuppongono un'incomprensione della lez.: cfr. Defensor pacis, II, 15, 5: «in ecclesia unius municipii».
[1] Gl Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 15, par. 5, pag. 293.29: Altressì che nelle chiese d'uno muncippe (cioè a ddire d'una terra forte), cioè a ssapere Efeson, più insieme parlò l'appostolo come vescovo...
2 Città retta secondo il regime comunale.
[1] f Bindo Bonichi, Rime, a. 1338 (sen.), canz. XX.49: Se 'l municipio è tale / che conservi in ragione / le singular' persone, / signor non v'ha che far secondo el vero... || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.
[1] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 49.13: Adumque, s'i' muto ora latino, / non amirar, che se tu fosti Scippio, / trapassarei li tuoi comandamenti; / al bel Pian de la Noce in pavarino / con l'osso godo et oltra il municippio / fuor per le piaccie fo crepar le genti.