0.1 a: inframessi, inframmessa, inframmesse.
0.2 V. inframettere.
0.3 f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.): 1.
0.4 Non att. nel corpus.
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
0.7 1 Separato da una certa distanza (con interruzione della continuità spaziale). 2 Posto o inserito in un luogo circoscritto. Estens. Mischiato. 2.1 [Agr.] Innestato.
0.8 Diego Dotto 04.12.2014.
1 Separato da una certa distanza (con interruzione della continuità spaziale).
[1] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. XXI, cap. 4, vol. 9, pag. 20.14: e come quel primo anello era appiccato alla pietra, così l'altro anello stava appeso al primo anello: e così il terzo, e 'l quarto; sì che li cerchi congiunti, e non inframessi, pareano una catena d'anelli che pendesse. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
2 Posto o inserito in un luogo circoscritto. Estens. Mischiato.
[1] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 2, cap. 23, pag. 199.2: E questo avviene, imperciocchè la forma formale delle piante intra le cose animate, è più attuffata e inframmessa nella materia, e quasi niente o poco sopra essa è levata...
[2] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 10, cap. 37, pag. 247.19: L'una è, che di dentro sia molto ampia, ritonda, nel cui fondo si pone creta molle, e granella in quella inframmesse, alle quali entrano alcune generazion di pesci per cagion di cibo, e quindi non sanno uscire.
[1] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. S. Eugenia), XIV (fior.), L. 4, cap. 11, pag. 369.12: [32] Lo terzo innestamento è: f[o]ra la vite che innesti, e tondi[t]a in quell[o] due sorcoli vitigineos, d'una generazione chente vogli, inframessi, torti, chostretti alla midolla.
[2] Gl a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 2, cap. 23, pag. 199.20: Ed imperciocchè ogni innestamento è per ficcamento d'una in altra pianta, e per forte legamento in tal maniera, che la inframmessa ovvero innestata sparga quasi le vene in quella, alla quale s'innesta...