0.1 innumerabermenti, innumerabilmente.
0.2 Da innumerabile.
0.3 Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.).
In testi sett.: Sam Gregorio in vorgā , XIV sm. (lig.).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
Doc. esaustiva.
0.7 1 [Con rif. a entitā quantificabili:] in modo tale che non č possibile o č difficile da quantificare con un numero (di norma per iperbole). 1.1 [Con rif. a entitā non quantificabili].
0.8 Diego Dotto 04.12.2014.
1 [Con rif. a entitā quantificabili:] in modo tale che non č possibile o č difficile da quantificare con un numero (di norma per iperbole).
[1] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), Proemio, par. 4, pag. 61.8: avendo considerazione che questa parte del mondo, cioč Italia, abitata di molti regi e duchi e baroni, e popolata innumerabilmente...
[2] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 3, cap. 37, pag. 207.22: lo quale pochi granelli di grano continuamente fa moltiplicare innumerabilmente, ed il quale tutti li semi produsse dalla terra ed ogni cosa fece di niente.
[3] Sam Gregorio in vorgā , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 37, pag. 212.12: lo qua pochi graneli de gram multiplicā innumerabermenti, lo qua tuti li semi produse de la terra e ogni cosa fé [de] niente.
1.1 [Con rif. a entitā non quantificabili].
[1] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 2, pag. 173.5: Niuno corpo umano č sanza continovo fallare e contro al suo Criatore aoperare, non doutamente innumerabilmente in pių e diversi e varj modi.