INDEMONIATO agg./s.m.

0.1 endemoniado, endemoniati, endemoniato, indemonià , indemoniai, indemoniao, indemoniata, indemoniate, indemoniati, indemoniato, indemonïato, indemoniatu, indimoniati, jndimuniati, 'ndemoniata, 'ndemoniato, 'ndimoniato; f: indimoniate.

0.2 V. indemoniare.

0.3 Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.): 1.

0.4 In testi tosc.: <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>; Legg. S. Torpè, XIII/XIV (pis.); Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.); f Mino d'Arezzo, Chiose, XIV m. (aret.); Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.).

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Lucidario ver., XIV.

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).

0.7 1 Posseduto dal demonio. 1.1 Sost. 1.2 Messo sottosopra dalla furia del demonio. 1.3 Ispirato dal demonio; demoniaco. 1.4 Dotato di poteri magici per effetto del demonio.

0.8 Luca Morlino 13.01.2014.

1 Posseduto dal demonio.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 13.3, pag. 43: Casa è fatta del demono, - hala presa en patremono: / la Superbia sede en trono, - peio è che 'ndemoniata.

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 10, vol. 1, pag. 256.2: Egli liberò molti uomini e femine, li quali erano indemoniati.

[3] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 95.190, pag. 446: Chi leze in tar cartorario, / segondo chi fi pricao, / me par indemoniao.

[4] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 24, pag. 419.4: Qui introduce una similitudine, ch'ha due membri; l'una di coloro, che sono vegliati da spiriti ignudi, li quali volgarmente chiamano indemoniati...

[5] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 10, pag. 47.18: sì che spesse fiate dagli uomini indemoniati ed ossessi cacciava le legioni delli demonii...

[6] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 8, pag. 37.16: e quasi volontera sovremenan demonij e se n'inpan l'annima e fan tai contegni e tante menevrie chomo indemoniai...

[7] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 23, pag. 222.2: e coloro ch' erano indemoniati e lunatichi e paralitici; e tutti li curò.

[8] Lucidario ver., XIV, L. 3, quaest. 2.2, pag. 167.23: El Nostro Segnoro disso ala femena caninea quando ela lo pregava ch'el liberasso la fiola soa ch'era indemoniata...

1.1 Sost..

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 36, pag. 183.5: In questo vangelio d'oggi si contiene una storia sì come Cristo fece quel miracolo, che sanò e liberò quello indemoniato sordo e mutolo. La storia non dico. Questo indemoniato era divisato da tutti gli altri...

[2] Legg. S. Torpè, XIII/XIV (pis.), cap. 9, pag. 64.4: molti infermi, faccendo oratione dinansi dal corpo di messer santo Torpè, furono sanati e molti indemoniati furono diliberati...

[3] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 1, cap. 10, pag. 33.31: et eciamdeu li indemoniati si nche liberanu, et li malati si nche sanano...

[4] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 54, pag. 625.19: cominciò a predicare alle turbe e a sanare gl' infermi, a liberare gl' indemoniati, a mondare i leprosi...

[5] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 21, vol. 2, pag. 338.8: Ed eziandio li demoni gridando uscivano delli indemoniati, confessando, che egli era Cristo figliuolo di Dio.

[6] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 51, pag. 236.16: E venuto il vespero, recarono dinanzi da llui molti indemoniati, e colla sua parola gli sgombrava e curò tutti gl' infermi...

[7] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 14, 50.2, pag. 188: Rizzava ancor costui tutti gli attratti / e liberi facìe gl'indemoniati, / chiunque v'andava con reverenti atti / e confesso e pentuto de' peccati...

1.2 Messo sottosopra dalla furia del demonio.

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 14, pag. 33.17: e fu fatta la pace, che parea una casa cheta e riposata, che prima parea tempestosa e indemoniata.

1.3 Ispirato dal demonio; demoniaco.

[1] f Mino d'Arezzo, Chiose, XIV m. (aret.), Cap. III.29: Megera, Tesifone, Aletto, / ciascuna pien di serpi, insanguinata, / in atto feminil di fiero aspetto, / indimoniate, crudeli, gridare, / escapegliate battendosi el petto. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

- [Con rif. a un'azione e in partic. a un rito].

[2] F Giordano da Pisa, Prediche, 1303-1306 (pis.>fior.): quando il peccato piace e la voluntade consente, allotta è fedita l'anima e indemoniata, perocché allotta fa opere indemoniate... || Narducci, p. 31.

[3] F S. Agostino volg., XIV (tosc.), L. 7, cap. 24: queste cose sono più vane e più da disprezzare, che questa disonestate crudelissima, ovvero crudeltà disonestissima, dove con usanza e riti indemoniati era tanto illuso e schernito l'uno e l'altro sesso... || Gigli, Della città di Dio, vol. III, p. 129.

1.4 Dotato di poteri magici per effetto del demonio.

[1] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 3, cap. 4, pag. 62.20: Da quella ora innanzi il cavaliere sempre ebbe vittoria in torniamenti, in giostre e in battaglie, mettendo in terra chiunque toccava, avendo indosso il vestimento indemoniato...