INVERMINARE v.

0.1 envermina, invermina, inverminando, inverminati, inverminò.

0.2 Da vermine.

0.3 Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.); Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.); Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Coprirsi di vermi; andare in putrefazione.

0.8 Luca Morlino 21.11.2013.

1 Coprirsi di vermi; andare in putrefazione.

[1] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 16, pag. 94.5: subitamente l' Angelo di Dio lo percosse, perchè usurpava la gloria di Dio, dilettandosi d' essere chiamato e riputato Iddio: e inverminando, e corrompendogli tutto il corpo, dopo pochi giorni morì miseramente.

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 84, vol. 3, pag. 487.14: E a porto Talucco, inn una terra ch'ha nome Lucco inverminò il mare bene X miglia fra mare, uscendone e andando fra terra fino alla detta terra...

[3] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 378.31: mentre che quella gemma sta appiccata al culo del dattero mai il dattero quasi none invermina dentro, ma come ella se ne leva e il dattero sta sanz' esso, tosto invermina dentro e guastasi.

[4] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 24, pag. 287.16: Ancora dicono li savi che [[la calcatrice]] due volte l'anno l'envermina tutto dentro di sua bocca...

[5] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 10, SS. Innocenti, vol. 1, pag. 130.12: era tormentato di pizzicore di corpo, di continuvi tormenti di collo, d'enfiature di piedi, inverminati gli erano i coglioni. || Cfr. Legenda aurea, X, 74: «uermescentibus testiculis».