0.1 invermenisce, inverminisce, inverminiscono, inverminiva.
0.2 Da vermine.
0.3 Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.): 1.
0.4 In testi tosc.: S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1375]; Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.).
In testi mediani e merid.: Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.8 Luca Morlino 21.11.2013.
1 Coprirsi di vermi; andare in putrefazione.
[1] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 1171, pag. 389, col. 1: Così è la carne mea; / che mo te paro dea, / et poy che sarrò morta / et alla foxa adorta, / la carne mea marcisce / et tucta invermenisce; / li vermi magnanula / e loro vidanda faula.
[2] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 87, pag. 131.1: Calcatrice si è una bestia, che sta nell'acqua, con grande testa e lunga; e due volte l'anno inverminiscono molto; e ella escie alla rena, e si corica al sole, e apre la bocca. E allora viene uno uccello, che Iddio àe ordinato, e sì gli rimonda la bocca di vermini. || Cfr. Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 24, pag. 287.16: «Ancora dicono li savi che [[la calcatrice]] due volte l'anno l'envermina tutto dentro di sua bocca...».
[3] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Sap 16, vol. 6, pag. 146.6: Quello che non si poteva disertare dal fuoco, incontinente scaldato dal raggio del sole inverminiva, [28] acciò ch' elli fosse a tutti manifesto, ch' elli convegna che al sole prevenga la benedizione tua, e adorare te al levare della luce.
2 Fig. Rendere verminoso, guastare.
[1] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1375] lett. 41, pag. 167.21: e amore proprio di noi medesimi, el quale è uno vermine pericoloso che inverminisce e guasta ogni nostra operatione.