LENONÌA s.f.

0.1 lenonia.

0.2 Da lenone non att. nel corpus. || Cfr. 0.6 N.

0.3 Boccaccio, Filocolo, 1336-38: 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.6 N L'etimo è att. nel corpus solo come antrop. al dimin. Cfr. Apollonio di Tiro, XIV m. (tosc.-venez.), incipit, pag. 28.8: «Va a Lenonin roffian». È dovuto invece a un errore di trad. l'antrop. Lenon di Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 50, pag. 54.18: «Lenon in andando pigliò Gaeta». Cfr. Rhet. Her., IV, 68, 2: «Lemnum praeteriens cepit».

0.7 1 Lo stesso che ruffianeria.

0.8 Luca Morlino 10.12.2013.

1 Lo stesso che ruffianeria.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 106, pag. 492.31: Chi avria mai potuto, o guastatrice d' ogni virtù, credere che pascendoti ampiamente nel petto di Sadoc, la sua fierità in vilissima lenonia si mutasse per te?