0.1 leprestasso, lepretasso.
0.2 Etimo incerto. || Secondo Avalle, Peire Vidal, p. 394, «il vocabolo sembra coniato ad immagine delle formazioni del tipo ippogrifo», con riferimento a elementi che appaiono tuttavia componibili in modo poco economico, quali «il gruppo prete [...], il gruppo ven. petasso [...], il gruppo ven. betàs [...], ed infine il gruppo uccello lepre, lebre marino, levrot». Appare comunque prob. almeno la base lepre.
0.3 Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.); Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.).
0.6 N Non è att. nella tradiz. dei bestiari, ma sembra identificabile con un uccello sulla base dell'es. [4]. Secondo Avalle, Peire Vidal, p. 394 sarebbe quindi l'equivalente dell'«auzels qu'es noiritz lai part Fransa, / Quant hom l'apell'et ez respon cochos / e sap qu'es mortz» cui fa analogamente riferimento il trovatore Peire Vidal.
Doc. esaustiva.
0.7 1 [Zool.] [Nella lirica, come termine di paragone per l'innamorato che si lascia attrarre fatalmente:] animale favoloso.
0.8 Luca Morlino 10.12.2013.
1 [Zool.] [Nella lirica, come termine di paragone per l'innamorato che si lascia attrarre fatalmente:] animale favoloso.
[1] Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.), 25.69, pag. 519: girò a morire, lasso, / com face i[l] lepretasso, / c'à sì grande tormento, / ca di vita à spavento...
[2] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 52.50, pag. 180: Ed io, che di servire son voglioso, / di lepretasso ho presa la natura, / che nel suo core già nonn ha paura, / chi 'l chiama per amore disïoso: / vene a le pene ed a doglia e rancura...
[3] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 55.7, pag. 188: Fo come lepretasso odo che face, / che trag[g]e a chi l'apella per amore: / tant'è di fedel core / che va a morire e pareli verace...
[4] Sonn. ann. Vat.Lat. 3793, XIII/XIV (tosc.), 40.3, pag. 115: Lo parpaglion, guardando a la lumera, / co·lo suo avento facesi perire; / e· leprestasso vola pe· rivera, / quand'om l'apella lasciasi cadere...