0.1 lige, ligi, ligio.
0.2 Fr. ant. lige (DELI 2 s.v. ligio).
0.3 Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.); Petrarca, Canzoniere, a. 1374.
In testi mediani e merid.: Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.); Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.).
0.5 Per uomo ligio > uomo.
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 [Dir.] Vincolato al giuramento di fedeltà assoluta nei confronti del proprio signore. 1.1 [In contesto relig. o amoroso:] devotamente fedele. 2 Conforme alle regole della convenienza e del decoro. 2.1 Adatto, idoneo a qsa.
0.8 Luca Morlino 10.12.2013.
1 [Dir.] Vincolato al giuramento di fedeltà assoluta nei confronti del proprio signore.
[1] F Girone il Cortese, XIV-XV (tosc.): Mentre così dimoravano, lor sopravvenne un Cavalier tutto armato, del paese di Maloanco, ma non vassallo della Dama, né suo uomo ligio in alcun modo... || Tassi, Girone il Cortese, p. 151.
1.1 [In contesto relig. o amoroso:] devotamente fedele.
[1] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 10.143, pag. 523: Si bben te sai tener quello ke sigi, / tu camperai da Ki sse sovre intenne, / e rresimillarai, si ttu m' è' ligi, / a Cristo ke per nui salvare venne.
[2] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 360.126, pag. 449: giovene schivo et vergognoso in acto / et in penser, poi che fatto era huom ligio / di lei ch'alto vestigio / li 'mpresse al core, et fecel suo simìle.
- [Con valore avv.].
[3] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 68.10, pag. 186: Però non pensi donna che sia nata, / che l'ami ligio com' i' veggio molti, / sia quanto voglia bella e delicata, / ché troppo amare fa gli òmini stolti...
2 Conforme alle regole della convenienza e del decoro.
[1] Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.), 15.6, pag. 708: Poscia tornai dov'è 'l gran baronaggio, / io dico in Francia, ove son cose lige...
[1] f Sinibaldo da Perugia, Fedra, XIV sm. (perug.), XI.240: alfin securr'è che l'età che vige / ora giovene e lieta, viva casta / e sterile consume ei tempe lige. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Sen., Phaedr., 478-479: «caelibem uitam probet / sterilis iuuentus...».