LÀPPOLA (1) s.f.

1 [Bot.] Pianta erbacea provvista di sporgenze uncinate che si attaccano facilmente al pelo degli animali o alle vesti.

[1] Gl x Gramm. lat.-it., XIII ex. (ver.), pag. 510: Hec glis, huius glitis, la lapola overo lo apio.

[2] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 6, cap. 69, vol. 2, pag. 294.2: La Lappola è un'erba che nella sua sommitade ha certi capitelli, i quali molto s'appiccano alle vestimenta... || Corpus OVI.

- [In contesto fig.].

[3] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 166.8, pag. 222: ma perché 'l mio terren più non s'ingiunca / de l' humor di quel sasso, altro pianeta / conven ch'i' segua, et del mio campo mieta / lappole et stecchi co la falce adunca.

1.1 Estens. La sporgenza stessa; spina, pagliuzza, stecco.

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 13, pag. 163.6: Fico lappule fare ontoso fora e disnaturato in tutto e laido lui....

[2] Stat. pis., 1304, cap. 50, pag. 686.5: Et ordiniamo che nulla persona possa nè debbia vendere lappule, nè canolli, nè pessame di boldroni, nè alcuno polveraccio di sotto graticcio...

[3] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 14.99, pag. 714: Ma le mie poche [[pecore]] nell' alto confine / vivaci, poste d' assalto sicure, / non curanti di lappole o di spine...

[4] Gillio Lelli, Rime (ed. Mancini), XIV pm. (perug.), App. II, 4.3, vol. 1, pag. 214: Magiolo, el tuo brachetto fu da mandria, / che per cercar non dié' mai naso a stoppola; / o per tema de spine over di lloppola, / fugito nelle part'è d'Alisandria.

2 Fig. Cosa di scarso valore; inezia.

[1] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 212.179, pag. 268: E senza andar per campi / Si trovan de le lappole.

[u.r. 14.07.2022]