LOTTA s.f.

0.1 lutta, lutte; a: lucta; f: lotta.

0.2 Lat. tardo lucta (DELI 2 s.v. lottare).

0.3 Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.): 2.

0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Esposizioni, 1373-74.

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. giocare a lotta 1.1.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 [Gioco] Combattimento senza armi. 1.1 [Gioco] Giocare a lotta: praticare questo tipo di combattimento. 1.2. Estens. Conflitto violento. 2 Fig. Sforzo intenso dell'anima.

0.8 Luca Morlino 13.01.2014.

1 [Gioco] Combattimento senza armi.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XVI, par. 9, pag. 689.16: e quella parte del teatro, dove questi giuochi facevano, chiamavan «palestra»; e, tra gli altri giuochi, usavano il fare alle braccia e questo giuoco si chiamava «lutta».

1.1 [Gioco] Locuz. verb. Giocare a lotta: praticare questo tipo di combattimento.

[1] F Deca prima di Tito Livio, XIV (fior.), L. 7, cap. 33: e quando i giovani si provavano intra loro per solazzo, correndo, saltando, giocando alle braccia, ovvero a lotta, o facendo qualche altra prova... || Pizzorno, Deche di T. Livio, vol. II, p. 213. L'ed. inclusa nel corpus legge «correndo, o saltando, o scherzando alle braccia, o facendo altra prova...»: cfr. Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 7, cap. 33, vol. 2, pag. 197.25.

1.2 Estens. Conflitto violento.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 9, vol. 2, pag. 98.31: Jà secuta Gayu Mariu, lu quali fu grandissima lutta di fortuna. || Cfr. Val. Max., VI, 9, 14: «Iam C. Marius crux maximae fortunae luctatione».

2 Fig. Sforzo intenso dell'anima.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 24.120, pag. 88: Mai non se iogne la gola mia brutta, / sapur de condutta - sì vol per usanza, / vina esquisita e nove frutta, / e questa lutta - non ha mai finanza.

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 47.40, pag. 186: Gran vergogna è a te, fallace, sostener carne corrutta, / la battaglia cusì dura, guadagnar lo ciel per lutta».

[3] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 322.5, pag. 396: Spirto già invicto a le terrene lutte, / ch'or su dal ciel tanta dolcezza stille, / ch'a lo stil, onde Morte dipartille, / le disviate rime ài ricondutte...

[4] a Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 149, pag. 206.23: Appressu quista batagla veni una altra, ço est quandu l'omu si repenti di lu so peccatu, chi veni una novella lucta a lu so cori: quali penitentia illu farà, et quali vita illu menirà?