INFORCARE v.

0.1 inforca, inforcado, inforcar, inforcare, inforcati, inforcato, inforcho, inforco, infurcari, infurcatu, 'nforca, 'nforchat', 'nforco.

0.2 Lat. parl. infurcare (DELI 2 s.v. inforcare).

0.3 Dante, Rime, a. 1321: 4.1.1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Rime, a. 1321; Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Infilzare con la forca o il forcone. 1.1 Trapassare con un'arma da punta. 2 Prendere come fra i due rebbi di una forca. 2.1 Stringere fra le gambe; montare, stare a cavallo. 2.2 Incastrare come fra i due rebbi di una forca. 2.3 Emettere in forma divaricata, disegnando come una forca. 3 Appendere alla forca; impiccare.

0.8 Luca Morlino 25.06.2014.

1 Infilzare con la forca o il forcone.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 22.60, vol. 1, pag. 369: ma Barbariccia il chiuse con le braccia / e disse: «State in là, mentr' io lo 'nforco». || Buti interpreta anche diversamente, cfr. 2 [5].

1.1 Trapassare con un'arma da punta.

[1] Petrarca, Disperse (ed. Debenedetti), a. 1374, Non veggio homa' rimedio, 10, pag. 104: Biasmo i falsi occhi, che scocchar la chiave / Di tal balestra, e' miei che 'nforchat'ànno / El corpo forte e per sè stesso grave.

2 Prendere come fra i due rebbi di una forca.

[1] Dante, Rime, a. 1321, 43.5, pag. 152: Io son venuto al punto de la rota / che l'orizzonte, quando il sol si corca, / ci partorisce il geminato cielo, / e la stella d'amor ci sta remota / per lo raggio lucente che la 'nforca / sí di traverso che le si fa velo...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 8.135, vol. 2, pag. 136: Or va; che 'l sol non si ricorca / sette volte nel letto che 'l Montone / con tutti e quattro i piè cuopre e inforca...

[3] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 8, 133-139, pag. 149, col. 1.9: Con tutti quattro i pie', altro no vol dire se non quando lo sole è sotto 'l sengno dell'Ariete, ell'è coperto e inforcado dai pei de quel sengno.

[4] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 8, 133-139, pag. 190.12: lo cerchio del Sole è molto distante dal zodiaco; ma quando è nel suo stato l'Ariete, lo Sole nel suo cerchio, allora si dice essere coperto dall'Ariete et inforcato...

- [Afferrando con le braccia].

[5] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 22, 55-63, pag. 572.22: State in là : voi altri, mentr'io; cioè Barbariccia, lo inforco; cioè mentr'io l'afferro con le braccia, o vero col forcone del ferro ch'avea in mano. || Cfr. 1 [1].

2.1 Stringere fra le gambe; montare, stare a cavallo.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 1, pag. 237.11: i cavalli che lungamente per lo suo amoroso dolore aveano negligente riposo avuto, ora inforcati da lui, e le redini tenute con maestrevole mano, correndo a diversi officii, rimettono le trapassate ore.

[2] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 6, 94-105, pag. 137.24: inforcare l'arcioni è stare a cavallo: imperò che cusì si cavalca coll'una gamba dall'uno lato, e coll'altra dall'altro...

- [In contesto fig.].

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 6.99, vol. 2, pag. 97: O Alberto tedesco ch'abbandoni / costei [[scil. l'Italia]] ch'è fatta indomita e selvaggia, / e dovresti inforcar li suoi arcioni...

2.2 Incastrare come fra i due rebbi di una forca.

[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 277.7, pag. 182: E [[Amor]] piglandolo [[scil. lo core mio]] quasi tutto stordo, / taglòlo per longo dicendo: «Eo corcho / tego custey e nel meço la inforcho, / sì che ver' me plu non ti mostri sordo.

2.3 Emettere in forma divaricata, disegnando come una forca.

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 1, cap. 7.512, pag. 157: Maligno corpo che inforca sua luce / Verso la Luna, fin che no è remoto / Tempesta muove ed acqua ne conduce.

3 Appendere alla forca; impiccare.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 2, vol. 1, pag. 80.19: issu condannau plù gravusamenti li Rumani ca li Latini: ca quisti fici infurcari a li cruci commu fugitivi et tradituri di la patria, ma quilli fici aucidiri cu la manara.

[2] f Plutarco volg., XIV ex.: E molte volte ridendo, e sollazzando, gli minacciava, dicendo, che gli farebbe inforcare. || Crusca (1) s.v. inforcare.