INVANIRE v.

0.1 invanì, invanire, invanirebbero, invanisca, invanisce, invaniscono, invanissi, invanita, invanito; x: invanio; f: envanissci,invaníe.

0.2 Da vano.

0.3 Lett. sen., XIII u.v.: 1.5.

0.4 In testi tosc.: Lett. sen., XIII u.v.; Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.); Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.).

In testi mediani e merid.: f Poes. an. Oy me lascio, XIV (umbr.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Venire meno; svanire. 1.1 Perdere vigore; indebolirsi. 1.2 Diventare secco; appassire, avvizzire. 1.3 Diventare vano, inutile. 1.4 Diventare superbo; inorgoglirsi. 1.5 Perdere la ragione; delirare, vaneggiare. 1.6 Provare un intenso desiderio; innamorarsi. 2 Far venire meno. 2.1 Rendere vano, inutile; trasgredire.

0.8 Luca Morlino 01.07.2014.

1 Venire meno; svanire.

[1] F Giordano da Pisa, Prediche, 1304-1305 (pis.>fior.): Disfecesi il Segnore a questo modo, che 'l suo corpo tornasse in aiere? Non piaccia a Dio; onde non invaníe come nebbia, che si disfà... || Manni, p. 306.

[2] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. II, pag. 91.23: La piccula dimoranza è sigura, e le cure allentano per tempo; l'amor assente invanisce e entra lo nuovo.

1.1 Perdere vigore; indebolirsi.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 8, vol. 2, pag. 168.18: Lu ociu, lu quali pari qui sia multu contrariusu a la industria et a lu studiu, se divi modu suttaiungiri: non quillu per lu quali la virtuti invanissi, ma quillu per lu quali issa esti recreata.

1.2 Diventare secco; appassire, avvizzire.

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 3, cap. 5, par. 10, pag. 85.5: Che utilità è de' semi, che al cominciamento bene mettono erba e fioriscono, e poi invaniscono?

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 3, cap. 14, vol. 1, pag. 346.14: a pochi dì fu un caldo sformato sanza aiuto d'alcuno spiramento, che i· risiduo de' grani e de' biadi in molti paesi, singularmente nel contado di Firenze, fece ristrignere e invanire per modo che ov'era stata speranza d'ubertosa ricolta generò sformata carestia anzi l'avenimento dell'altra ricolta...

1.3 Diventare vano, inutile.

[1] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 53, pag. 160.22: a noi è necessità l'avere pazienzia in tutte le criature e in ogni tempo, altrimenti tutte l'opere nostre invanirebbero, e Iddio le diminuirebbe, però che sempre esalta gli umigli e abbatte e superbi.

[2] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 6, cap. 19, pag. 126.12: e ritornò la fama, nel grande Alessandro primieramente vulgata e invanita e in favola, i quali dissero, lui essere conceputo per lo concubito d' un grandissimo serpente... || Cfr. Liv., XXVI, 19, 7: «rettulitque famam in Alexandro magno prius uolgatam, et uanitate et fabula parem...».

1.4 Diventare superbo; inorgoglirsi.

[1] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 2, cap. 48, vol. 1, pag. 199.4: I Padri non si vollero a ciò accordare, anzi diceano, che il senno di Cesone, che tanto soleva essere giusto ed aperto, era invanito per l'oltraggiosa gloria che il popolo gli avea data.

[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 15, vol. 2, pag. 267.35: la delicanza, e l' adornamento delli vestimenti molto fa invanire, e mutar la mente e di chi li porta, e di chi li vede.

1.5 Perdere la ragione; delirare, vaneggiare.

[1] Lett. sen., XIII u.v., pag. 49.25: Simiglantemente e' ma' pensieri l' animo fanno invanire et perdere, in ciò che 'l dividono et in molti desideri lo spargono.

1.6 Provare un intenso desiderio; innamorarsi.

[1] fPoes. an. Oy me lascio, XIV (umbr.), 88: De lu filiolu de sancta Maria / prego envanissci. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

2 Far venire meno. || Il signif. è att. solo nell'ed. cit., mentre equivale a 1 in Dello Russo, Guerra di Troia, p. 60: «Per tutto questo non invanio in lei la favilla d'amore», che corrisponde a G. Colonne, Hist. dest. Tr., p. 25: «propterea non euanuit scintilla cupidinis...».

[1] x Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 (fior.), L. III, pag. 32: E tutto questo non invanio in lei la favilla d'amore... || L'ed. legge «invaniò» ma l'accento è senz'altro un refuso.

2.1 Rendere vano, inutile; trasgredire.

[1] f Pistole di S. Girolamo volg., 12: Ma tu fuggirai le vedove più giovani, le quali, essendo istate lascive, si vogliono maritare in Cristo, avendo la dannazione, ché hanno invanita la prima fede. || TB s.v. invanire.

[2] Bibbia (10), XIV-XV (tosc.), Gal 3, vol. 10, pag. 207.17: La legge, la quale fu fatta dopo CCCCXXX anni, non parlò invano per invanire la promissione.

[u.r. 20.11.2019]