LÌRICO agg.

0.1 lirici; f: lirico.

0.2 Lat. lyricus (DEI s.v. lirico).

0.3 Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Esposizioni, 1373-74.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 [Con rif. a un autore:] che scrive poesia lirica. 1.1 Proprio della poesia lirica. [Con rif. al verso:] caratterizzato dalla varietà metrica e stilistica.

0.8 Luca Morlino 26.06.2014.

1 [Con rif. a un autore:] che scrive poesia lirica.

[1] Gl F Comm. falso Petrarca, Inf., XIV sm. (fior.): Li primi sono chiamati e detti poeti lirici: questi nelle loro opere e nelli loro libri rachiudono tucte le varietadi et modi de' versi; et sono detti lirici d'uno vocabulo greco che·ssi chiama 'potulerim', che in nostra linghua suona 'varietà di versi', onde lo strumento musico è detto lira perché à diverse corde. || Abardo, Commenti, p. 347.

1.1 Proprio della poesia lirica. [Con rif. al verso:] caratterizzato dalla varietà metrica e stilistica.

[1] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), Prologo, pag. 79.12: E però non senza cagione Dante intitola questa soa opera Comedia e per versi lirici, li quali se solean cantare ne la [piazza] da' poeti.

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 114, pag. 198.22: Orazio [[...]] fu il primero poeta che in Italia recò lo stile de' versi lirici, il quale, come che in Roma conosciuto non fosse, era lungamente davanti da altre nazioni avuto in pregio [[...]] secondo che san Geronimo scrive nel proemio libri Temporum d'Eusebio cesariense, il quale esso traslatò di greco in latino, in versi lirici fu da' Salmisti composto il Saltero...

[3] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. V, cap. 13 - vol. 2, pag. 251.9: Anche dice nel verso lirico a riprendere la libidine di signoreggiare, così cantando: "tu regnerai più ampiamente se tu domerai il desideroso spirito... || DiVo; non att. da altre ed. nel corpus.