SINAGOGA s.f.

0.1 senagoga, senagoge, sinagoga, sinagogam, sinagoge, sinagoghe, sinagoghi, sinagogia, sinaguga, synagoga, synagoge, synagoghe.

0.2 Lat. tardo synagoga (DELI 2 s.v. sinagoga).

0.3 a Omelia padov., XIII s.q.: 2; Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.): 1.

0.4 In testi tosc.: Comm. Arte Am. (B, Laur. XLI 36), XIV td. (fior.); Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.); Cicerchia, Passione, 1364 (sen.).

In testi sett.: a Omelia padov., XIII s.q.; Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.); Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.); a Vang. venez., XIV pm.

In testi mediani e merid.: Poes. an. perug., c. 1350.

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.5 Anche s.m. (sinagogo).

Locuz. e fras. sinagoga degli Ebrei 1;sinagoga dei Giudei 1, 2.

0.7 1 Luogo in cui i fedeli di religione ebraica si riuniscono per la preghiera e la lettura dei testi sacri. 2 Estens. Comunità dei fedeli di religione 2.1 Estens. Comunità di persone.

0.8 Luca Morlino 26.06.2014.

1 Luogo in cui i fedeli di religione ebraica si riuniscono per la preghiera e la lettura dei testi sacri.

[1] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 1387, pag. 56, col. 2: In lo templo ho predicao, / In palexe et non in privao, / In sinagoga et in contrai / Lá oe li çudei én congregai...

[2] Comm. Arte Am. (B, Laur. XLI 36), XIV td. (fior.), ch. 32, pag. 820.2: Qui scrive li sinagoghi e ' tempii de Giudei dove elli si festeggiavano il dì del sabbato e dove i Romani andavano a vederli.

[3] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 26, pag. 142.6: Or' avvenne ch' uno sabato dovendoci noi partire lo dì seguente, entrammo nella sinagoga per comunicare.

[4] a Vang. venez., XIV pm., Marc., cap. 5, pag. 134.24: Et un çudeo che era maistro de la sinagoga et avea nome Lairus vene da lui e gitàsse a li piè de Iesù Cristo...

[5] Poes. an. perug., c. 1350, 25, pag. 16: La chiesa cie lassò quel nome trino / per fondamento de la nostra fede / che cie mostrasse 'l più dricto camino, / che facta è sinagoga si ben vede / con pontifice nove e ffarisere / che niuna charità in lor se rechede.

[6] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 73.7, pag. 327: quel ch'i' parlava ne la sinagoga, / que' che mi vidder e m'udir ne roga.

[7] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 18, pag. 219.4: E venne Gesù a Nazaret dove egli era nutricato, e secondo l' usanza sua il dì del sabato entrò nella sinagoga e levossi a leggere, e fugli dato il libro d' Isaia profeta.

[8] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 15, par. 4, vol. 2, pag. 29.19: semper predicai in lu templu quandu era in Ierusalem, in la sinagoga quandu era fora di Ierusalem, oy in li campi, dananti la multitudini.

[9] Diatessaron veneto, XIV (tosc.-ven.), cap. 44, pag. 51.4: E ascie Yhesu de la sinagoga et entrà in caxa de Simone çoè de Piero...

- Sinagoga degli Ebrei, Sinagoga dei Giudei.

[10] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 17, pag. 97.13: ed entrando nella sinagogade' Giudei in sabato, sedettono con loro; e poichè fu letta, secondo lor modo, certa lezione della legge e de' Profeti, e' principi della sinagoga dissero loro...

[11] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 23, pag. 131.17: e giunto, ch' ei fu ad Effeso, Paolo gli lasciò quivi, ed egli entrando per le sinagoghedei Giudei disputava con loro...

[12] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 251, vol. 2, pag. 197.7: Stando io nella città di Baph, sì andai uno sabato alla sinagoga delli Ebrei, che facevano in quel dì grande festa.

2 Estens. Comunità dei fedeli di religione ebraica.

[1] Gl a Omelia padov., XIII s.q., pag. 5.1: Per la ásina ke éra domáda et ligada deuemo nui intendere la synagoga [çoè] [14] la congregacióne deli Çudéi, la qual obseruáua li commandaménti dela leçe...

[2] Gl Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.), 9, pag. 246.15: La meretrix significa sinagogam, zo est l'eglesia deil Iuè, de la qual pres Christ humanità. Aquestos dos comandamenz recevè synagoga e·l so alberc per li prophete e li boin homes qui forun en la veilla lei.

[3] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 30, 1-21, pag. 731.29: Libano è uno monte altissimo in Iudea lo quale significa lo stato de la sinagoga, lo quale era altissimo a quel tempo...

- Sinagoga dei Giudei.

[4] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 2, par. 1, vol. 1, pag. 71.20: Item lu re David ordinau XXIIII summi sacerdoti [[...]] Et per kisti LXX et XXIIII tucta la sinagogadi li iudei si gubernava, et lu iudiciu di kisti avia tantu locu quantu avi in nui lu iudiciu di lu santu apostolicu et di li santi cardinali...

[5] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 21, 106-117, pag. 555.39: imperò che in su questa sesta bolgia non v'è niuno arco intero, perché tutti furono spezzati nella passion di Cristo, nella quale fu rotta la sinagoga de' Giudei, e la fraude della ipocrisia de' sacerdoti allora venne meno.

- [Come archetipo figurale dei fedeli di religione cristiana].

[6] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 19, 106-120, pag. 508.14: Imperò che la legge di Moisè e il vecchio testamento figurò lo nuovo; e la sinagoga de' Giudei figurò li pastori nostri della Chiesa, mentre che furono virtuosi: imperò che nella sinagoga si dimostra che i pastori deono essere virtuosi...

2.1 Estens. Comunità di persone.

[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 8, S. Stefano, vol. 1, pag. 101.4: Ché si levarono alquanti da la sinagoga de' libertini, ch'erano così chiamati da la contrada, ovvero libertini, cioè figliuoli di liberti (ciò sono coloro che sono tratti di servitudine e fatti liberi, cioè franchi). || Cfr. Legenda aurea, VIII, 25: «Surrexerunt enim quidam de synagoga libertinorum...».

[2] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Ecli 3, vol. 6, pag. 175.10: Non è sanitade nella sinagoga de' superbi; lo spirito de' peccati si debarberae in quelli, e non fia inteso. || Cfr. Ecli 3.30: «Synanogae superborum non erit sanitas...».