INDEBITATO agg./s.m.

0.1 indebitate, indebitato, indebitatu, 'ndebitato.

0.2 V. indebitare.

0.3 Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Lett. lucch., 1301 (3); <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Carico di debiti. 1.1 Sost. Chi è carico di debiti. 2 [Dir.] [Con rif. a un bene:] gravato da ipoteca, vincolato a un det. scopo. 3 Che ha contratto un debito morale per un beneficio ricevuto.

0.8 Luca Morlino 01.09.2014.

1 Carico di debiti.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 41, pag. 258.25: E di quelli che erano d'accatto di moneta indebitati dal cominciamento della guerra di lui e di Pompeio...

[2] Lett. lucch., 1301 (3), pag. 138.1: i(n)però dubitiamo che Bendino sia molto indebitato...

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 1, vol. 2, pag. 194.33: Ca pir certu la nostra curti sguardau lu multu gratu superciliu di lu patri et da poy vitti lu filyu indebitatu di munita strania secentu sestercij...

1.1 Sost. Chi è carico di debiti.

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 25.20: Se tu vuoli adunque apprendere a Dio pregare, ed orare a diritto, questi quattro lo t'insegneranno, lo fanciullo, lo 'ndebitato, il ladro, e 'l magagnato.

2 [Dir.] [Con rif. a un bene:] gravato da ipoteca, vincolato a un det. scopo.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 50, vol. 3, pag. 109.11: E per cagione che 'l nostro Comune in questo tempo, per le guerre e spese fatte per adietro, si trovò indebitate le gabelle e l'entrate del Comune per lo tempo a venire in più di Cm fiorini d'oro...

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 8, cap. 71, vol. 2, pag. 218.26: e no· potendosi ciò fare sanza danari, ed essendo l'entrate del Comune indebitate, e porre di nuovo gravezze sanza manifesta guerra incomportabole e pericoloso parea...

3 Fig. Che ha contratto un debito morale per un beneficio ricevuto.

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 13.35: messere perdonatemi mio debito, cioè miei peccati, che io sono molto indebitato verso voi per li mali ch'i' ho fatti, e per li beni ch'i'ho obriati...