INGENTILITO agg.

0.1 ingentilita, ingentilite, ingentilito.

0.2 V. ingentilire.

0.3 Dante, Vita nuova, c. 1292-93: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Vita nuova, c. 1292-93; Cavalca, Rime (ed. Fiacchi), a. 1342 (pis.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Più gentile, nobile di spirito.

0.8 Luca Morlino 29.08.2014.

1 Più gentile, nobile di spirito.

[1] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 22 parr. 11-12, pag. 91.6: chiamo e domando queste donne se vegnono da lei, dicendo loro che io lo credo, però che tornano quasi ingentilite...

[2] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Antonio, cap. 17, pag. 146.3: lo quale per la sua affabilità e benigna ricevuta, che faceva a chi 'l visitava, era appo tutto il mondo quasi nominato e famoso e in tanta reverenzia, che assai si reputava ingentilito cui Antonio chiamava figliuolo.

[3] Cavalca, Rime (ed. Fiacchi), a. 1342 (pis.), A Dio eletta, 13, pag. 73: A far tal cambio mi par gran pazzia, / Lasciar d' amar lo figliuol di Maria / Per amar creatura qual vuo' sia / In questa vita. / Se ami lui se' molto ingentilita / Perchè l' amor ti fa con lui unita...