PÀSSERO s.m.

0.1 passaro, passer, passere, passeri, passero, passori.

0.2 Lat. passer (DELI 2 s.v. passero).

0.3 Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.): 1.

0.4 In testi tosc.: Petrarca, Canzoniere, a. 1374.

In testi mediani e merid.: Gloss. lat.-eugub., XIV sm.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. passero solitario 1.1.

0.7 1 [Zool.] Uccello dell'ordine dei Passeriformi, dal piumaggio scuro, con becco corto e conico. 1.1 [Zool.] Locuz. nom. Passero solitario: uccello della famiglia dei Turdidi (Monticola solitarius).

0.8 Luca Morlino 21.07.2014.

1 [Zool.] Uccello dell'ordine dei Passeriformi, dal piumaggio scuro, con becco corto e conico.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 2, vol. 2, pag. 113.14: Ca commu quilli reteninu li animali plù debili, et lassanu passari li forti passori, cussì per li ligi se restringinu li poviri et li humili, ma li riki et li putirusi non si ndi liganu.

[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 226, pag. 586.22: che a me pare, che 'l vostro judicio diritto sia a parerve meglio l' opere dell' asen che quelle del passer...

[3] Gl Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 95.23: Hic passer id est lo passaro et la passara.

1.1 [Zool.] Locuz. nom. Passero solitario: uccello della famiglia dei Turdidi (Monticola solitarius).

[1] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 226.1, pag. 288: Passer mai solitario in alcun tetto / non fu quant'io, né fera in alcun bosco, / ch'i' non veggio 'l bel viso, et non conosco / altro sol, né quest'occhi ànn'altro obiecto.