TRÈMITO s.m./agg.

0.1 tramito, tremito, triemito; f: tremita.

0.2 Da tremere (o da tremare sul modello di fremito?).

0.3 Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); F Libro de li exempli, XIII/XIV (venez.); Esopo ven., XIV.

0.5 Locuz. e fras. in tremito 1.1.

0.6 N Si comprende qui anche la forma agg. tremita, interpretabile altrimenti come part. pass. forte di un tremitare non att. nel corpus e nemmeno in lat. mediev. (ma è l'etimo ricostruito da Crescini, Manuale, p. 24 per il prov. cremetar).

0.7 1 Ciascuno dei movimenti o la serie di movimenti convulsi che in rapida successione fanno tremare il corpo di qno. Estens. Paura. 1.1 Locuz. agg. In tremito: che è in stato di agitazione. 2 Movimento oscillatorio ripetuto della superficie terrestre per un terremoto. 2.1 Distacco da un terreno in pendio e caduta verso il basso. 3 Agg. Debole per la paura; tremante (con rif. alla voce).

0.8 Luca Morlino 26.08.2014.

1 Ciascuno dei movimenti o la serie di movimenti convulsi che in rapida successione fanno tremare il corpo di qno. Estens. Paura.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 95, pag. 299.32: Indi procedé la pallidezza, e 'l triemito de' nerbi, che son molli per troppo bere, e la magrezza della indigestione, più rustica, che quella della fame.

[2] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), Proemio, par. 05, pag. 66.3: La paura mi viene intanto, che quasi presso che caduto fu' per lo triemito che mi veniva.

[3] Jacopo Passavanti, Tratt. superb., c. 1355 (fior.), cap. 5, pag. 209.18: e 'l freddo grande, il quale mostrava con continovo tremito, l' affliggea...

[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II, 2, pag. 81.40: Era questo bagno vicino all'uscio dove il meschino Rinaldo s'era accostato fuori della terra; per che, stando la donna nel bagno, sentì il pianto e 'l triemito che Rinaldo faceva...

[5] Esopo ven., XIV, cap. 13, pag. 15.12: E ancora digo che lo bene lo quale è mesedado con lo felle non pò esser dolcie né bono, imperciò ch'elo se manza con tremito e paura».

[6] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 8, S. Stefano, vol. 1, pag. 108.23: e con ciò sia cosa che coloro ch'erano presenti aspettassono la fine del fatto, subitamente si levò sano e lieto, che mai poscia non ebbe triemito veruno nel suo corpo.

1.1 Locuz. agg. In tremito: che è in stato di agitazione.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 4, pag. 7.18: Queste cose, e simiglianti si debbono spesse volte pensare, se noi vogliamo aspettare in pace quell'ultim'ora, la paura della quale fa tutte l'altre essere in paura, in tempesta, in tremito, e in ispavento.

[2] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 22, 1-12, pag. 530, col. 2.2: sí che a continuo quigli che [sono] ascheradi fano sonare le lor trombe azò che stiano atenti e non trasuniati, l'altra parte de lor che travasano stano in tremito de non esere assaglidi, e per consequens se spazano...

[3] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 169.4, pag. 116: a chi gy crede, fa che sempre iaçe / en tremito d'ubidire altruy vogla...

[4] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 2.37, pag. 9: [Q]uesta leggiadra e più d'altra piacevile / nella mia mente giunse con gran fremito, / e con amaro gemito / chi dentro v'era fuor misse in esilio, / et ella sola, in acto signorevile, / dentro si chiuse, chome in cella heremito, / e sempre tiene in tremito / li spirti che da lei spectano auxilio.

[5] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 114, Assunz. Maria, vol. 3, pag. 987.19: e stavano in triemito con tutto il corpo e sbigottiti ne l'animo.

2 Movimento oscillatorio ripetuto della superficie terrestre per un terremoto.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XII (i), par. 8, pag. 561.3: ed è talvolta il triemito di tanta potenza che egli fa cadere gli edifici e le città, alle quali egli è vicino.

[2] Esopo ven., XIV, cap. 27, pag. 26.27: Guardando li omeni, la terra con grande tremito parturì uno piciolo sorze...

2.1 Distacco da un terreno in pendio e caduta verso il basso.

[1] Boccaccio, Argomenti, 1353/72 (?), Purg..132, pag. 246: Qui truova Stazio non a lento passo / salire in su, al qual Virgilio chiede / della cagion del triemito del sasso, / la quale Stazio assegna...

3 Agg. Debole per la paura; tremante (con rif. alla voce).

[1] F Libro de li exempli, XIII/XIV (venez.): E lo agnelo cun volto mansueto e con tremita voxe si respose... || Ulrich, Trattati, p. 132.