VINARIO agg./s.m.

0.1 vinaio, vinaria, vinariy.

0.2 Lat. vinarius (DELI 2 s.v. vino).

0.3 Tesoro volg., XIII ex. (fior.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Tesoro volg., XIII ex. (fior.), Teologia Mistica, 1356/67 (sen.).

In testi sett.: Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 [Con rif. a un locale:] adibito a conservare il vino. 1.1 Sost. Locale adibito alla conservazione del vino.

0.8 Luca Morlino 06.08.2014.

1 [Con rif. a un locale:] adibito a conservare il vino.

[1] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 1, pag. 57, col. 1.32: Ella beata glorificatamente dice: messa mi ha il re nella cella vinaria del vino, siccome scrive nella Cantica.

[2] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Ct 2, vol. 6, pag. 57.6: Menommi il re nella cella sua vinaria; ordinoe in me caritade.

1.1 Sost. Locale adibito alla conservazione del vino.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 9, pag. 49.13: E se penserai di molino, di forno, di vinaio, e di columbaia, e di stalla, e di pecore, e di porcelli, e di galline, e capponi, ed oche, e isceglieraile, secondo che 'l mastro ha insegnato già nel capitolo della natura delli animali.

[2] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Rubriche, pag. 59.29: Capitol del vinariy.