PROSAICO agg.

0.1 prosaica, prosaice, prosaici, prosaico.

0.2 Lat. tardo prosaicus (DELI 2 s.v. prosa).

0.3 Dante, Vita nuova, c. 1292-93: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Vita nuova, c. 1292-93; Dom. da Monticchiello, Rime, 1358 (sen.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Che non segue le regole metriche proprie della poesia; che scrive (un autore) o è scritto (un testo) in forma di prosa. 2 Che non segue una det. regola. [In partic.:] pagano.

0.8 Luca Morlino 15.09.2014.

1 Che non segue le regole metriche proprie della poesia; che scrive o è scritto in forma di prosa (un autore, un testo).

[1] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 25 parr. 1-10, pag. 113.17: Onde, con ciò sia cosa che a li poete sia conceduta maggiore licenza di parlare che a li prosaici dittatori...

[2] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 90.2: Fece ancora questo valoroso poeta molte pistole prosaice in latino, delle quali ancora appariscono assai.

[3] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 42 rubr., pag. 114.14: In questo prosaico Capitolo si contiene l'orazione, che l'autore fece al Padre Celestiale, acciò che rimovesse la pistolenzia della patria sua.

2 Che non segue una det. regola. [In partic.:] pagano.

[1] Dom. da Monticchiello, Rime, 1358 (sen.), 3.160, pag. 46: Tanta mi parve veder dopo questa / gente seguir della legge musaica, / ch'a raccontar sarebbe lunga inchiesta. / Po' ch'ebbi vista la gente prosaica, / volsimi in parte...