PROSAPIA s.f.

0.1 prosapia.

0.2 Lat. prosapia (DELI 2 s.v. prosapia).

0.3 Boccaccio, Filocolo, 1336-38: 1.

0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Filocolo, 1336-38; F Cavalca, Vita di S. Gregorio, a. 1342 (pis.).

0.5 Locuz. verb. avere prosapia da qno 1.1.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Insieme di persone che discendono dallo stesso capostipite; stirpe. 1.1 Locuz. verb. Avere prosapia (da qno): discendere dallo stesso capostipite, far parte della stessa stirpe di qno.

0.8 Luca Morlino 15.09.2014.

1 Insieme di persone che discendono dallo stesso capostipite; stirpe.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 60, pag. 339.13: Noi te ne troveremo una la quale più bella e di reale prosapia discesa sarà, e a te in luogo di Biancifiore per cara sposa la congiungeremo.

[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 4, cap. 24.10, pag. 322: La sua prosapia lungamente tenne / lo regno poi, ma troppo avrei a dire / s'io dovessi contar ciò che n'avenne.

1.1 Locuz. verb. Avere prosapia (da qno): discendere dallo stesso capostipite, far parte della stessa stirpe di qno.

[1] F Cavalca, Vita di S. Gregorio, a. 1342 (pis.): Gregorio figliuolo di Gordiano nacque nell'alma cittade di Roma, e non solamente fu nobile per avere prosapia da' senatori Romani, ma ancora da religione trasse la sua origine... || Bottari, Cavalca, p. 337.