RAZZA (1) s.f.

0.1 raza, razza, razzo; f: arazzo.

0.2 Fr. ant. haraz (DELI 2 s.v. razza). || Cfr. anche DEAF s.v. haraz 1.

0.3 F Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.): 1. || Cfr. 0.6 N.

0.4 In testi tosc.: F Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.).

0.5 Anche s.m. (razzo).

0.6 N Si segue Contini, Razza, secondo cui l'es. più antico è quello dei Fatti di Cesare, nella variante ms. arazzo, la più vicina ai Fet des Romains, p. 281: «Li un disoient que Nicomede li donna, li autre afferment qu'il fu nez en son haras».

Già att. dal 1267 in doc. lat. della corte angioina dell'Italia meridionale in forme del tipo aracia, aratia: cfr. Sabatini, Conferme.

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Allevamento, mandria di cavalli. 1.1 Estens. Insieme di altri animali. 1.2 Estens. Gruppo di persone; compagnia. 2 Estens. Proprietà che caratterizza un uomo o un animale in rapporto all'insieme di appartenenza; qualità, specie, origine.

0.8 Luca Morlino 17.09.2014.

1 Allevamento, mandria di cavalli.

[1] F Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.): Elli [[Cesare]] ebbe uno buono cavallo del quale noi abbiamo in qua drieto parlato che aveva le onghie fesse come dita e li suo' piedi sembiavano quasi piedi d'uomo. L'uomo diceva che re Nicodeme di Bettimia li 'l donò e altri affermavano ch'elli fu nato in suo raza. || GDLI s.v. razza 1. Il passo non è riportato a testo nell'ed. inclusa nel corpus, ma solo in apparato: cfr. Banchi, Fatti di Cesare, p. 276. Per l'ordinamento, cfr. 0.6 N.

[2] Boccaccio, Chiose Teseida, 1339/75, L. 6, 42.6, pag. 432.5: Era una raza di cavalli in Grecia ottimi, li quali li Greci dicevano essere stati procreati da Nettunno, iddio del mare.

1.1 Estens. Insieme di altri animali.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 13, pag. 240.19: Poi che l'Autore hae discritto l'asprezza del bosco dove erano, quanto al sito del luogo, e a quelle piante che v'erano dentro, ora lo discrive per la razza delli uccelli, che 'l coltivano...

1.2 Estens. Gruppo di persone; compagnia.

[1] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 827, pag. 352.37: E nel vero messer Tommaso, se lo disse per sospetto, non so, ma messer Donato, fu molto uomo di razza e di brigata...

2 Estens. Proprietà che caratterizza un uomo o un animale in rapporto all'insieme di appartenenza; qualità, specie, origine.

[1] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 156.3, pag. 65: Cesare stando a l'assedio a dDurazzo, / forte castello su Monte Pirrusso, / sedea sovr' un destrier di grande razzo...

[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 12, terz. 48, vol. 1, pag. 140: Lor Capitano er' un di franca razza, / e di statura quasichè giogante, / che ognuno atterrava colla mazza.

[3] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 67, pag. 149.14: se gli altri Romagnuoli sono della razza di questo fanciullo, e' non ne fia mai nessuno ingannato.

[u.r. 03.05.2023]