0.1 feria, ferie, ferij.
0.2 Lat. tardo feria (DELI 2 s.v. feria).
0.3 Albertano volg., 1275 (fior.): 3.
0.4 In testi tosc.: Albertano volg., 1275 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Stat. pist., 1313; Stat. lucch., XIV pm.
In testi sett.: Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.
In testi mediani e merid.: Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.); Stat. assis., 1329; Stat. perug., 1342.
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Stat. catan., c. 1344.
0.7 1 Giorno o periodo di interruzione dal lavoro e solitamente dedicato a celebrazioni religiose. 1.1 Estens. Pausa da un lavoro o da un'attività. 1.2 Plur. [Nella Roma antica:] periodo di cessazione delle attività pubbliche e private, dedicato alla celebrazioni sacre. 2 Periodo di tempo in cui gli organi giuridici (quali tribunali e magistrature) cessano le loro attività. 3 [Eccles.] Nome di un giorno della settimana (sabato e domenica esclusi), dato in ordine progressivo (dal lunedì, feria seconda a venerdì, feria sesta), con lo scopo di evitare di designare tali giorni con nomi legati ai culti pagani.
0.8 Lorenzo Dell'Oso 19.07.2015.
1 Giorno o periodo di interruzione dal lavoro e solitamente dedicato a celebrazioni religiose.
[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 383.18: excetti li dì solenni et festarecci, et excetti li dì de le ferie de la metitura, cioè: da la festa di sancto Giovanni Battista del mese di giugno, in fino a kalende agosto...
[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 49, pag. 611.33: Similmente statuì loro ferie, nelle quali cessare dalle fatiche dovessero e darsi al riposo...
[3] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 45, par. 4, vol. 2, pag. 84.13: E ke sempre annuatamente per la necessetà degli uomene, cioè al tempo de la metetura, siano ferie da la meità del mese de giugno enfine a la octava de la festa de sancta Maria del mese d'agosto.
1.1 Estens. Pausa da un lavoro o da un'attività.
[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 6, pag. 14.18: e così rimane nell'arbitrio nostro, se vogliamo il più, o 'l migliore. La necessitade non ha ferie.
[2] Tommaso di Giunta, Conc. Am., XIV pm. (tosc.), son. 6.1, pag. 23: Se ma' nel non-caler fui sanza feria / di tua nomanza che ver' me s'addonia, / or mi vi stringo più ch'a legno conia / a starmi nell'usanza mie preteria.
[3] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 1, ott. 2.7, pag. 383: l'anima santa era da el partita, / con gran triunfo era discesa giuso, / vittorïosa al limbo n' era gita, / a' padri c' spettavan senza feria / per tralli di tenebrosa miseria.
1.2 Plur. [Nella Roma antica:] periodo di cessazione delle attività pubbliche e private, dedicato alla celebrazioni sacre.
[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 60.3: E spartuta la compagnia di li pasturi cinti di li pelli di li hostij sacrificati, mesuraru la terra uvi se devia hedificari Ruma. La memoria di la quali alegria ogni annu se repeti in lu circuitu di li ferij.
[2] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 5, cap. 12, pag. 30.21: A Roma tennero le ferie Latine i consoli e pretori insino al ventisettesimo dì d' aprile, nel quale fatto il sacro nel monte, ciascuno n' andò nella sua provincia.
2 Periodo di tempo in cui gli organi giuridici (quali tribunali e magistrature) cessano le loro attività.
[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 82, vol. 1, pag. 420.38: ma se 'l termine parentorio o vero de la rinchiesta venisse infra 'l tempo de le ferie, allora, finite le ferie, debia essere rinchiesto cotale forestiere per lo messo una volta solamente...
[2] Stat. pist., 1313, cap. 9, pag. 185.7: tenessero alcuna possesione, nella quale la ditta Opera avesse alcuna ragione, sança porgere libello o contastare lite, e sança strepitii o figura di giudicio, e no ostante ferie...
[3] Stat. pis., a. 1327, L. 3, cap. 7, pag. 126.39: che, non obstante le dicte ferie, quelle sentencie vagliano et tegnano, nè per cagioni di quelle ferie la decta sentencia si possa o debbia infringere...
[4] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 1, par. 12, vol. 2, pag. 28.13: dicimo e ordenamo ke conciosiacosaké en lo dì del venardì siano ferie en glie malefitie e nullo processo en le cause deglie malefitie esso dì fare se possa...
[5] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VI, 5, pag. 418.5: e essendo messer Forese le sue andate a vedere, in quegli tempi di state che le ferie si celebran per le corti, e per avventura in su un cattivo ronzin da vettura venendosene...
3 [Eccles.] Nome di un giorno della settimana (sabato e domenica esclusi), dato in ordine progressivo (dal lunedì, feria seconda a venerdì, feria sesta), con lo scopo di evitare di designare tali giorni con nomi legati ai culti pagani.
[1] Albertano volg., 1275 (fior.), L. III, cap. 37, pag. 216.19: sì come disse s(ant)o Agostino nel s(er)mone suo ke si legge nela sexta feria dipo la Pentecoste...
[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. III, cap. 8: s(e)c(on)do che octimame(n)te nota s(an)c(t)o Agostino in delo s(er)mone suo che si legge sexta feria depe la pasqua di Pentecoste...
[3] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 543.7: Nelgli anni de Christo MCCLXVJ venne a Roma con grandissimo exercito convocato da la Roma[na] chiesa, dove da papa Martino e dai sui cardinali la prima sexta feria del mese de março...
[4] Stat. assis., 1329, cap. 8, pag. 171.35: ella nocte sacratissima de Venardì Sancto, cioè la sera della quinta feria, tucti q(ui)lgle della fraterneta che possono, enante nocte, devotamente s'araduneno a luocho nostro...
[5] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 23, pag. 114.8: pur in tal dì e in quella hora de la sexta feria ch'el fè caçer l'omo lu fo prexo al laçço.
[5] Stat. catan., c. 1344, cap. 6, pag. 34.2: imperò sì urdinamu ki in lu predictu tempu di la Quadragesima chasquidunu si poza dari la disciplina, si voli, la sira di la quarta e di la sexta feria, fora di lu durmitoriu, chasquidunu per sì...
[6] Stat. lucch., XIV pm., pag. 73.1: Et non mangino li frati se non due volte lo die, et la quarta feria e -l dì del sabbato...