GIUBILARE v.

0.1 giubbilare, giubbilate, giubbilo, giubila, giubilando, giubilano, giubilare, giubilarono, giubilate, giubilavano, giubiliamo, giubilòe, iubiláa, iubilando, iubilare, iubilavano.

0.2 Lat. iubilare (DELI 2 s.v. giubilo).

0.3 Poes. an. fior., XIII sm.: 1.

0.4 In testi tosc.: Poes. an. fior., XIII sm.; Poes. an. lucch., XIV in.; Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.); Teologia Mistica, 1356/67 (sen.).

In testi sett.: Columba da Vinchio, XIV (piem.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).

0.7 1 [Nel linguaggio relig.:] esprimere profonda gratitudine al Signore. 2 Estens. Manifestare gioia o euforia. 3 Modulare armonicamente la voce, intonando un inno di gioia.

0.8 Lorenzo Dell'Oso 19.07.2015.

1 [Nel linguaggio relig.:] esprimere profonda gratitudine al Signore.

[1] Poes. an. fior., XIII sm., 69, pag. 17: E tengnami in balía, accio k'io ti possa amare, / con core dilettoso te senpre dilettare; / e fami l'anima ioconda con techo iubilare / e tanto sia il diletto che mi faccia innebriare.

[2] Poes. an. lucch., XIV in., 9, pag. 9: Or che fai cor meo, che non prehendi gioia / del più vago amore ke sia senza noia / e sta nella mente sì pensoso e noia [sic] / d'amore non sente ke non va giubilando.

[3] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 18, vol. 2, pag. 296.21: e massimamente il Salmista, lo quale in molti Salmi ci induce a lodare, e confessare, e benedire Dio, e a cantare, e giubbilare di Lui.

[4] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 1, pag. 57, col. 1.20: ma anche per rispetto di coloro che giubilano in gloria quanto che a questo, che uno riposo eterno, il quale è Iddio beatissimo, dell'una e dell'altra mente è uno fine desideratissimo.

[5] Columba da Vinchio, XIV (piem.), lauda.40, pag. 99: Lo corpo de Crist fo surleváa / a la man del parey e assetáa, / gloriosa marey a iubiláa, / Yhesu Crist.

- Sost.

[6] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 80.50, pag. 330: L'abundanza non se pò occultare: / loco sì se forma el iubilare, / prorompe en canto che è sibilare, / che vidde Elia.

2 Estens. Manifestare gioia o euforia.

[1] Francesco di S. Peruzzi, a. 1365 (fior.), 95a.1, pag. 93: Ralegratevi, Muse, or giubilate / con l'altre creature insieme elette, / dinanzi a le tre luci in un colette, / cantando tutti con soavitate / «osanna», una, due e tre fiate...

[2] Poes. an. tosc. or., XIV, [56].70, pag. 60: Ma de l'amor tu' puro / dàmmen, che so che pòi, / ch'i' vada giubilando. / Aio 'nteso che quando / ti piace tosto 'l dài / per ch'a me non o mai, / si m'ài pres'ad amare?».

3 Modulare armonicamente la voce, intonando un inno di euforia o incitamento.

[1] Bibbia (02), XIV-XV (tosc.), Gdc 15, vol. 2, pag. 602.17: E disse; con la mascella d' uno poledro di asine, spensi e isconfissi i Filistei, e uccisine di loro mille uomini. [17] E cantando e giubilando questa canzone, finite queste parole, sì gittò di mano via la mascella...