0.1 a: cascaticci; f: cascaticcia.
0.2 Da cascato.
0.3 f Pistole di Seneca (red. II), XIV s.q. (fior.): 1.
0.4 Non att. nel corpus.
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
0.8 Giulio Vaccaro 26.05.2015.
[1] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 5, cap. 12, vol. 2, pag. 144.10: Avviene ancora agevolmente a questo arbore, che i frutti suoi sien cascaticci, la qual cosa se avverrà, sì si dee fender la sua radice e dentro mettervi una pietra, e terrà i frutti.
[1] f Pistole di Seneca (red. II), XIV s.q. (fior.), L. XIX, ep. 102, pag. 68, col. 1.5: io dispregiava già il rimanente della mia etade, la quale è lassa e cascaticcia, altressì come colui che dovea entrare in tenuta e in possessione del tempo dismisurato e di tutta la etade. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[2] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 1, cap. 5, vol. 1, pag. 98.32: Li giudicj di coloro che abitano in luoghi meridionali, sono quelli medesimi giudicj che sono delle terre e de' tempi caldi: [[...]] li loro ventri sono soluti, per quello che discende da' loro capi dallo stomaco: e i membri lor son cascaticci e deboli, e i loro sentimenti gravi, ed hanno debile appetito di mangiare e di bere.