CORNIO s.m.

0.1 cornio.

0.2 Lat. corneus o retroformazione da corniolo 1.

0.3 Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Bot.] Lo stesso che corniolo 1.

0.8 Giulio Vaccaro 26.05.2015.

1 [Bot.] Lo stesso che corniolo 1.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 3, pag. 221.12: era presso al munimento dove vermene di cornio e di mortina erano cresciute.

[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 8, vol. 2, pag. 145.25: lanciò una grave lancia di cornio colla ferrata punta...

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 9, pag. 312.6: La lancia di Turno era di duro cornio, la quale quando fu pinta dal forte Turno, per l'aere venne nello stomaco del detto Sarpedon...

[4] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 38, pag. 814.6: E detto questo, levatosi da sedere, con le mani sante divelse un giovane cornio solo crescente in dritta verga, e quello in sei diviso, a ciascuno diede la parte

[5] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 5, par. 30, pag. 155.28: Né ancora era la sottile e lieve asta di cornio armata di ferro nell' acuto spuntone, né la tagliente spada cigneva lato alcuno, né la comante cresta ornava i lucenti elmi...

[6] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 1, cap. 56, vol. 1, pag. 100.10: e portò, sì come l'uomo dice, una mazza d'oro rinchiusa a una di cornio, la quale egli avea fatto studiosamente a ciò cavare, per offerire nel tempio d'Apollo, a mostrare ch'egli non era mica folle.

[7] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 4, cap. 26.56, pag. 329: Un altro ve ne vidi assai diverso: / che, qual vi pon di cornio una verghetta, / frassin diventa quella ed e converso.

[u.r. 24.11.2020]