INSENSATO agg/s.m.

0.1 insensata, insensate, insensati, insensato.

0.2 Lat. tardo insensatus (DELI 2 s.v. insensato).

0.3 Albertano volg., 1275 (fior.): 1 (integrazione congetturale); Dante, Commedia, a. 1321: 1.1.

0.4 In testi tosc.: Albertano volg., 1275 (fior.); Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Comm. Favole Walterius, XIV ex. (ven.).

In testi mediani e merid.: Dom. Scolari, c. 1360 (perug.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.7 1 Privo di senno, di ragione. 1.1 [Rif. a comportamenti e atti]. 2 Che ha perso i sensi; svenuto. 3 Sost. Chi è privo di senno, di ragione.

0.8 Demetrio S. Yocum 12.01.2015.

1 Privo di senno, di ragione.

[1] Albertano volg., 1275 (fior.), L. II, cap. 8, pag. 77.18: tre generationi d'uomini àe i(n)nodiato l'anima mia: povero sup(er)bo, ricco bugiardo, vecchio matto [e insensato]».

[2] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 26, 85-111, pag. 632, col. 1.9: Usava costei una bevenda la quale dava a quelle persone ch'a lei piasea ... et era de tal effetto, che quiumque ne beveva deventava insensato e perdea omne intelletto e rasone sí che quasi deventavano come bestie...

[3] Gl Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 11, proemio, pag. 259.14: li uomini che non tendono con la sua opera e col suo atto in quello fine, si possono dire insensati, cioè sanza senno

[4] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 14, pag. 113.7: Onde non veggio io per me, che scusa possano avere quegli, che non amano, e non si curano nè di studiare, nè di sapere, ma vivono come insensati, e uomini senza ragione.

[5] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 350.26: O ingratissima e insensata Colle di Valdelsa, nemicha perfectissima di virtù...

[6] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 67.7: Che dunque direm de' poeti? terremo che essi sieno stati uomini insensati, come li presenti disensati, parlando e non sappiendo che, gli giudicano?

[7] Dom. Scolari, c. 1360 (perug.), 62, pag. 12: Poi cridò quella con tre occhie en testa: / O insensate mente e deffettive / perché portate me tanto molesta?

[8] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 24, pag. 210.3: onde ne sopervenne quillo insensato spirito de poco descrecione che per la recoperatione de una femena, zoèy madamma Helena, moglyere de lo re Menelao, ayammonde abandonati li nuostri riamme...

[9] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 2, pag. 5.14: Il portinaio, veggendolo, cominciò a fare scherne di lui, e a tirargli il bendone della cuffia; e contendendosi da lui, e un altro il tirava d' un' altra parte, però che quasi il tenevano insensato...

[10] Comm. Favole Walterius, XIV ex. (ven.), 2.6, pag. 15: non despregiare / cholui che parla overo il so parlare, [[...]] né insensato chi non sa portare, / considerando ch'en vertù pò stare / un leve testo de sentencia armaro.

1.1 [Rif. a comportamenti e atti].

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 11.1, vol. 3, pag. 173: O insensata cura de' mortali, / quanto son difettivi silogismi / quei che ti fanno in basso batter l'ali!

[2] Gl Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 11, 1-12, pag. 251, col. 1.1: O insensata... cença senno, cença intelletto.

[3] Gl Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 11, pag. 265.3: V. 1. O insensata cura ec. Qui comincia l'Autore a sgridare contra le pazze e non s[ens]ate sollicitudini e studi delli uomini; e dice: O insensata, cioè sanza vero senso...

[4] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 13, vol. 1, pag. 99.6: Ma i malefici, e i loro credenti adorano cose vilissime ed insensate, e le quali, come detto è, sono false, e contra ragione naturale, ponendo fede in loro, che abbiano quella efficacia e virtù, che ha solo Dio.

[5] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 2, cap. 15, pag. 258.3: Ohi insensata cura, ohi operazioni biasimevoli, ohi detestabili appetiti de' mortali!

[6] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 11, 1-12, pag. 335.26: O insensata cura; cioè o cura e sollicitudine stolta, insensata; cioè senza senso...

2 Che ha perso i sensi; svenuto.

[1] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 32, 64-84, pag. 788.37: E vinti; cioè da la voce del Padre che uditteno quando disse: Hic est filius meus dilectus, in quo mihi bene complacui: ipsum audite; per la quale parola cadeno giù in terra insensati...

3 Sost.Chi è privo di senno, di ragione.

[1] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Ecli 27, vol. 6, pag. 272.7: [12] L' uomo santo sta nella sua sapienza sì come il sole; però che il matto si muta sì come la luna. [13] Quando tu sarai nel mezzo degl' insensati, salva la parola a tempo, cioè quando se' tra li savi; ma tra coloro che pensano sarai giudice continuo.