RAMMARICAMENTO s.m.

0.1 ramaricamenti, ramaricamento, rammaricamento, remaricamento; f: ramarchamenti.

0.2 Da rammaricare.

0.3 Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Manifestazione di scontento, di fastidio o di dolore nei confronti di un fatto, di un'operazione da svolgere, di un comportamento; recriminazione, lamento. 1.1 [In contesto amoroso:] espressione di piacere che simula ritrosia.

0.8 Cosimo Burgassi 11.12.2014.

1 Manifestazione di scontento, di fastidio o di dolore nei confronti di un fatto, di un'operazione da svolgere, di un comportamento; recriminazione, lamento.

[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 9, pag. 21.11: Parlato la Filosofia così profondamente sopra la materia del mio rammaricamento, e mostratomi per cotante vive ragioni come era matta e vana cosa il mio lamentare...

[2] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. VI, cap. 2, pag. 94v.15: non farà Domenedio né bene né male; né anco siamo trovati essere quegli di cui è scricto che biastemiano Dio con questi cotali ramarchamenti... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Cass., Conl., VI, 2: «qui huiusmodi querimoniis deum blasphemare dicuntur».

[3] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 370.1: E ora fosse che tu potesse essere facundioso parladore in questi ramaricamenti! Duoliti solo volonterosamente e sarai ottimo compiagnitore.

[4] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 25, pag. 392.7: Ivi dee essere lo smisurato dolore, ove iguale volere e 'l non potere quello recare ad effetto impedisce. Quivi hanno luogo i ramaricamenti, quivi i pensieri e l' affanno...

[5] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 3, cap. 106, vol. 1, pag. 460.26: mai questa fede no· maculò, onde avenne che sempre a' suoi bisogni per la fede servata trovava prestanza da' suoi cittadini sanza alcuno ramaricamento...

[6] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 2, pag. 203.14: Ed erano amendue giusti dinanzi a Dio, osservando tutti i comandamenti e giustificazioni di Dio sanza ramaricamento.

[7] Boccaccio, Chiose Teseida, 1339/75, L. 1, 14.1, pag. 258.4: Vuole in questa parte l'autore mostrare [[...]] qual fosse la cagione che movesse Teseo contra le donne amazone a fare guerra; e a mostrar questo, pone due cose: l'una è i ramaricamenti fatti da' suoi degli ostaggi ricevuti ne' porti d'Ipolita...

[8] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 61, S. Pietro martire, vol. 2, pag. 548.22: Elli non mormorando con boce di rammaricamento, ma sofferendo ogne cose pazientemente, lo spirito suo raccomandava al Segnore...

1.1 [In contesto amoroso:] espressione di piacere che simula ritrosia.

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 303.1: Verrae uno ramaricamento da dolcezza, verrae uno amabile mormorio e dolci gemiti e acconce parole al giuoco, che ora usano. || Cfr. Ov., Ars am., II, 723: «Accedent questus, accedet amabile murmur».