RAMMARICANZA s.f.

0.1 f: rammaricanza, rammaricanze, rammarichançe.

0.2 Da rammaricare.

0.3 f Deca quarta, a. 1346 (fior.): 1.

0.4 Non att. nel corpus.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 Lo stesso che rammaricamento.

0.8 Cosimo Burgassi 11.12.2014.

1 Lo stesso che rammaricamento.

[1] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [V.17], vol. 5, pag. 359.5: Messe dunque dentro le legazioni predette, mentre che molti ciascuno le sue rammaricanze e ora diverse addomandagioni espongono... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Liv., XXXV, 17, 2: «dum suas quisque nunc querellas, nunc postulationes inserit».

[2] f Consolazione a Elvia, XIV/XV (fior.), pag. 37r.11: Io addunque da colei rimoverò tucti e' suoi pianti et rammarichançe; questo sarà non medicare con via piacevole, ma incendere et tagliare. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Sen., Cons. Helv., 2, 2: «Omnis itaque luctus illi suos, omnia lugubria admovebo».

[3] f De officiis volg., XIV/XV (tosc.), L. II, cap. 34, pag. 204.3: E così si fece che d'accordo, tutti senza rammaricanza si divisono. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Cic., Off., II, 82: «sine querella discederent».