REBIGLIO s.m.

0.1 rubilglio; f: rebiglio, rebiglo.

0.2 Da rebiglioso (Parenti, Etimologie TLIO (I), p. 390).

0.3 Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.): 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Parenti, Etimologie TLIO (I), p. 390 discute l'ipotesi di Perugi, Laudario perugino, vol. I, p. 299, che lo riconduce al fr. ant. e prov. revel 'resistenza, opposizione', dal lat. rebellare, per cui interpreta 'assalto' nell'es. cit. del Laudario perugino (v. vol. I, p. clxxi).

0.7 1 Orrore e raccapriccio (?).

0.8 Cosimo Burgassi 10.12.2014.

1 Orrore e raccapriccio (?).

[1] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 538.12: Per questo vedere molta gente trasse, e vedendo tanto rubilglio per gran paura molta gente se convertio pigliando el sancto batismo con gran reverença.

[2] F Laudario perug., XIV pm. (umbr.), P 62: Clarifica, Padre, el tuo figlio / che ad obedire fo desposto; / la morte me dà gran rebiglo / che la deggio provar sì tosto... || Perugi-Scentoni, Laudario, vol. I, p. 299.

[3] f Sinibaldo da Perugia, Fedra, a. 1384 (umbr.-tosc.), Cap. 6.135, pag. 85: Vana con quisto ostinato consiglio / e de natura l'ordene suvverte / per dare al mondo alcun nuovo rebiglio! || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[u.r. 31.12.2017]