SCIALACQUAMENTO s.m.

0.1 scialacquamento, scialoquamento; f: scialacquamenti.

0.2 Da scialacquare.

0.3 Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Doc. esaustiva.

0.7 1 [Con rif. alle sostanze, ai beni:] ampio e continuo spreco. 1.1 Fig.

0.8 Cosimo Burgassi 10.12.2014.

1 [Con rif. alle sostanze, ai beni:] ampio e continuo spreco.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 7, proemio, pag. 104.9: Ira è appitito di vendetta; accidia è uno fastidio che l'animo prende per non operare; prodigalitade è uno scialacquamento [e] spendio delle proprie facultadi.

[2] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), III, cap. 8, pag. 113.12: Grande vizio è lo scialoquamento, il quale avvegna che alquanta utilità parturisca ad altri, pure alla perfine è di danno al prossimo.

[3] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. I, cap. 30, vol. 1, pag. 106.7: Però che non desiderate d'avere pace ed abbondare d'ogni maniera di ricchezze, per usare questi beni onestamente, cioè modestamente sobriamente temperatamente e divotamente: ma perché si procuri ed ottenga con pazzi scialacquamenti infinita varietà di diletti... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.1 Fig.

[1] f Giovanni da San Miniato, Moralia S. Greg., a. 1415 (tosc.), L. XXIV, cap. 6, pag. 948.20: Alcuno ristringendosi già eziando dalle oziose parole, ha vinto lo scialacquamento della lingua... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.