0.1 scialba, scialbo.
0.2 Da scialbare.
0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.
0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321.
In testi mediani e merid.: Manfredino, a. 1328 (perug.).
N Le att. in Jacopo della Lana e Francesco da Buti sono cit. dantesche.
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
Doc. esaustiva.
0.7 1 [Detto del viso:] che ha perso il colore; cereo, smorto. 1.1 Fig. Di poco valore. 2 Sost. Rivestimento di intonaco che si applica sulle pareti murarie.
0.8 Cosimo Burgassi 10.12.2014.
1 [Detto del viso:] che ha perso il colore; cereo, smorto.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 19.9, vol. 2, pag. 314: mi venne in sogno una femmina balba, / ne li occhi guercia, e sovra i piè distorta, / con le man monche, e di colore scialba.
[2] Gl Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 19, 1-15, pag. 373, col. 2.39: Scialba, çoè desbiancà , o ver fosca.
[3] Manfredino, a. 1328 (perug.), 2.6.5, pag. 171: la colorita faccia devien scialba / leggendo il sozzo parlar do' ti colche...
[4] f Bonsignori, Metam. Ovid., 1375-77 (umbr.-tosc.), L. I, cap. 29, pag. 124.16: [[Febo]] sempre li andava quasi allato le spalle, tanto che 'l suo fiato li andava sopra li capelli ed ella, vedendose sopragiugnere, impaurì e deventò scialba. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[5] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 19, 1-15, pag. 444.12: ecco la quarta condizione, ch'era monca; cioè contratta et inoperabile le mani, e di colore scialba; ecco la quinta condizione, ch'era pallida.
[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 4, cap. 19.13, pag. 307: Morto Ruberto, il figliuol, ch'Ugo nomo, / tenne l'ufficio e a Lodovico Balbo / fe' di gran mali, ma non dico como; / dopo questo Ugo, il figliuol crudo e scialbo, / nomato Ugo Ciapetta...
2 Sost. Rivestimento di intonaco che si applica sulle pareti murarie.
[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 14 rubr., pag. 23.18: Come la camera dee essere scialbata, e quale è il buono scialbo.